Il periodo di stop, quasi un mese, a cui è stato obbligato per infortunio ha lasciato un po' di ruggine in Hakan Calhanoglu. Il regista turco è tornato dal 1' nel derby e in chiusura di primo tempo ha perso un pallone che ha portato alla rete del Milan. A Firenze, in un complesso complicato da una gara di squadra molto al di sotto della media, ha faticato ulteriormente a dare una spinta alla manovra e domenica a San Siro ha collezionato solo 45', provocando l'autorete di Pongracic dalla bandierina ma restando su standard ancora non di eccellenza.

Probabile ci abbia abituato bene, un po' come l'Inter, ma più che sulla forma di Calhanoglu (il lavoro nelle settimane "piene" prima di Juventus e Genoa potrebbe aiutarlo) le ultime partite hanno aperto una finestra sul suo vice. Inzaghi ha puntato, nella seconda gara contro la Fiorentina, su Piotr Zielinski. Lo aveva già fatto quando Asllani era stato frenato da problemi a un ginocchio, proprio mentre già mancava Calhanoglu. Stavolta il centrocampista albanese c'era, ma il tecnico ha puntato lo stesso su Zielinski. 

E il polacco ha risposto. Forse anche più di quanto non sia accaduto quando ha vestito i panni della mezzala, spesso sostituendo Mkhitaryan sul centrosinistra. Ha messo in mostra tutto il repertorio tecnico a disposizione e in una gara in cui c'era da stringere i denti dopo il 2-1, ha tenuto anche come "schermo". Una situazione di gara che non sempre gli è stata congeniale, vedi soprattutto Inter-Juventus di campionato all'andata. 

Qualora dovesse dimostrare di aver assimilato anche la fase difensiva che il ruolo di regista moderno richiede, Zielinski sembra oggi un passo più avanti rispetto ad Asllani. Ha un'età più matura, più esperienza. Nelle giornate di "buona", le sue illuminazioni possono fare la differenza. Contro la Fiorentina ha portato a spasso tutti, mandando in porta Zalewski dopo aver attirato a sé gli avversari per aprire il campo.

A questo punto non è escluso che, con l'ex Napoli spostato più in mezzo, a giocare da mezzala in assenza di Mkhitaryan non sia Frattesi, fino ad oggi visto solo come un sostituto di Barella. Un'ulteriore alternativa sarebbe un ritorno al vecchio ruolo di Asllani, che all'Empoli ha giocato anche da mezzala con Andreazzoli (segnando all'Inter al Meazza quando era ancora tra i toscani) mettendo in mostra doti di tiro che finora non è riuscito a replicare allo stesso modo in nerazzurro. 

Chiaramente la scelta può avere ripercussioni anche sul mercato. Chi dei due avrà meno spazio, tra Frattesi e Asllani, si avvia a una possibile uscita di scena in estate che nel caso dell'azzurro è stata ipotizzata già a gennaio. Non va dimenticato che l'Inter ha già preso Sucic in vista del Mondiale per club e della stagione che verrà.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 13 febbraio 2025 alle 11:16
Autore: FcInterNews Redazione
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