"Ho creato un mostro". Torna a parlare Sepp Blatter, ex presidente della FIFA, e lo fa ai microfoni di Watson sottolineando come l'organismo che gioverna il mondo del calcio abbia preso una deriva incredibile rispetto ai suoi tempi, passando da entità in difficoltà a colosso finanziario: "La FIFA era povera quando ho iniziato lì come direttore dei programmi di sviluppo nel 1975. Sponsor come Adidas non pagavano soldi, davano solo palloni e magliette. Il primo accordo di sponsorizzazione che ha davvero portato soldi è stato quello con la Coca-Cola nel 1976. Poi c'è stata la televisione pubblica, che improvvisamente ha permesso la pubblicità. Il calcio è diventato un super prodotto per la televisione, un super spettacolo che poteva essere venduto per un sacco di soldi. La prima Coppa del Mondo che ha davvero portato soldi è stata la Coppa del Mondo del 2010 in Sud Africa. Quando Gianni Infantino è diventato presidente nel 2016, si è seduto in un nido già pronto; la macchina per fare soldi era in funzione. Ora la sta alimentando sempre di più. Vuole avere il controllo su tutto". 

La preoccupazione di Blatter è legata anche al numero crescente di partite: "Stiamo assistendo al tutto esaurito del calcio. Prendiamo la UEFA: una volta c'era una coppa per i campioni, una per i vincitori delle coppe nazionali e un'altra per le città fieristiche. Oggi c'è una Champions League con 36 squadre, un'Europa League con 36, una Conference League con 36. E poi c'è la Nations League. Dal 2026 avremo un Mondiale con quarantotto nazioni e dal 2025 ci sarà la Coppa del Mondo per club FIFA con 32 squadre. Tutti applaudono perché ci sono un sacco di soldi. Ma questa saturazione sta portando a un calo di interesse per il calcio, me ne accorgo io stesso. Quo Vadis, calcio? Quasi ovunque al momento sta andando nella direzione sbagliata. I biglietti stanno diventando sempre più costosi. Con la crescente commercializzazione, c'è più violenza a tutti i livelli, dentro e fuori dal campo. Invece di rimanere quello che era, un bene socio-culturale, un posto dove si impara a vincere ma anche a perdere, il calcio sta diventando sempre più un campo di battaglia sotto ogni aspetto".

Sezione: News / Data: Ven 22 novembre 2024 alle 23:55 / Fonte: Goal.com
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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