Dopo l'addio alla Lazio e l'approdo in Qatar nel Al-Duhail, Luis Alberto non dimentica la Serie A e ne parla alla Gazzetta dello Sport.

Oggi la Lazio vola: contento?
"Certo, spero vinca lo scudetto. Ha tutto per competere. L’Inter resta la più forte, poi metto il Napoli, ma la Lazio se la gioca. Il calcio di Baroni mi piace molto. All’inizio sembrava un’incognita, ma adesso strega e stupisce. E Castellanos segnerà molti gol".

La favorita resta l’Inter?
"Sì, ma sarebbe un sogno vedere i laziali festeggiare un titolo. Noi ci andammo vicini".

Quand’è che vi siete detti: "Stavolta si può fare"?
"A metà dicembre, dopo quel Cagliari-Lazio finito 1-2 con gol di Caicedo al 97'. Chiudemmo l’anno con otto vittorie di fila e la Supercoppa Italiana. In casa, poi, eravamo devastanti. A fine primo tempo la partita era già finita. Il bello è che dopo Natale abbiamo continuato a vincere, a vincere, a vincere, poi…".

Poi è arrivata la pandemia.
"Già, maledetto covid. Siamo stati anche sfortunati: infortuni, squalifiche, Leiva che si fa male al ginocchio, poi cartellini a ogni diffidato. Se il campionato non si fosse fermato avremmo lottato punto a punto, chissà".

Nel 2016 pensò addirittura di smettere, ma alla fine rimase a Roma.
"Mi ha cambiato la carriera".

Anche Inzaghi, forse.
"Senza di lui sarei tornato in Spagna. Nel 2017 gli chiesi di andare via, ma si oppose".

Dica la verità: le ha mai chiesto di venire all’Inter?
Sorride. "No, no".

Litigi da raccontare?
"Nessuno, mi conosceva. Quando avevo una giornata no mi invitava ad andare a casa".

In cosa è il numero uno?
"Nel gestire le persone. Una volta mandò a casa un giocatore perché aveva un problema familiare. A uno così dai tutto".

In Europa è a livello dei big?
"Senza dubbio. E da quando è all'Inter è cresciuto molto".

E in Serie A chi la intriga di più?
"Nico Paz e Zielinski, uno da Barcellona o da Real Madrid".

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Sezione: Copertina / Data: Ven 22 novembre 2024 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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