Raggiunto dal quotidiano Il Messaggero, il presidente della Lazio Claudio Lotito è intervenuto sul tema dell’inchiesta sul legame tra ultras e criminalità, esploso fragorosamente dopo gli arresti di Milano: "Non voglio fare il bello, specialmente in questo momento, ma io sono stato il primo ad assumere una posizione molto chiara, ho fatto una scelta di campo: fra consenso e legalità ho scelto la legalità, con le conseguenze che ne sono derivate per la sicurezza personale e della mia famiglia. Ancora oggi vivo sono scorta, ricevo minacce telefoniche, anche 7-8 al giorno, cortei e cori contro, volantini con la mia tomba e le candele, ma tengo il punto e non mi piego”.

A proposito dell'inchiesta sulle curve di Inter e Milan, Lotito aggiunge: "Sono convinto che uscirà dell’altro. Ci sono altre indagini in corso, non solo a Milano… Ancora oggi mi attaccano da tutte le parti, ma io combatto. Se scendi a compromessi, sei morto. Ho indicato la strada 20 anni fa e il mio esempio può essere seguito. Basta con quelli che vogliono fare i tifosi per professione per guadagnare soldi, è arrivato il momento di non legittimare più i delinquenti. Tifoso significa appassionato e la passione si persegue con il diritto di critica, ma sempre nel rispetto delle regole. Ma quando si vuole condizionare l’operato delle persone per fini personali si può finire in logiche perseguite dal codice penale e non solo. 

Sezione: News / Data: Mer 02 ottobre 2024 alle 13:00
Autore: Christian Liotta
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