A distanza di quattro anni dallo scandalo Calciopoli, uno degli imputati, Leonardo Meani, ex addetto agli arbitri del Milan, torna a parlare e, dopo essersi espresso ancora una volta a sua difesa, lamenta una differenza di comportamento tra lui e Giacinto Facchetti, tirato in ballo nel processo di Napoli dalla difesa legale di Luciano Moggi: “Nutro massimo rispetto per Facchetti, ma anch’io mi sono chiesto perché per una telefonata di tenore inferiore io vengo intercettato per 3 mesi sulla mia utenza privata, mentre il suo telefono non è mai stato messo sotto controllo.In nome dell'equità, se si parla di un'indagine sul calcio seria e capilla­re, perché non hanno intercettato anche il presidente? Magari non sarebbe emerso alcunché di determinante, non posso dirlo, ma non c’è stato lo stesso livello di controllo. Abbiamo solo le sue telefonate di rimbalzo. Non voglio che l’Inter venga penalizzata, sia ben chiaro, però mi chiedo il perché della diversità di trattamento col Milan se le telefonate erano le stesse? Il Milan doveva prendere quello scudetto”.
 

Sezione: News / Data: Gio 20 maggio 2010 alle 10:29 / Fonte: Tuttosport
Autore: Fabio Costantino
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