Il Bayern Monaco ha messo nel mirino Hakan Calhanoglu. Lo ha fatto da tempo, da circa due mesi, ma la notizia è venuta fuori solo negli ultimissimi giorni direttamente dalla Turchia, poi confermata in Germania e rilanciata in Italia.

Nella serata di ieri, proprio durante Croazia-Italia, il numero 20 nerazzurro ha sancito a suo modo la fine delle voci: "Alla luce delle recenti voci che stanno circolando sui media, vorrei cogliere l'occasione per affrontare direttamente la situazione - ha scritto sui social -. Fino ad ora, mi sono astenuto dal commentare queste speculazioni poiché sono concentrato sulla Nazionale Turca di cui sono capitano a Euro 2024. Tuttavia, ritengo che ora sia opportuno fare una dichiarazione chiara per evitare ulteriori malintesi. Sono estremamente felice all'Inter. Il rapporto che condivido con il club e i nostri incredibili tifosi è davvero speciale. Insieme, abbiamo raggiunto traguardi significativi e sono entusiasta di poter vincere ancora più trofei con l'Inter in futuro. Ancora una volta, in questo momento sono completamente concentrato a rendere felice la gente del mio Paese. Grazie per la vostra comprensione e il vostro sostegno. Forza Inter". 

La situazione, riavvolgendo il nastro, era molto lineare: il centrocampista turco aveva ricevuto una ghiotta offerta dalla Baviera (8 milioni a stagione) e aveva subito avvisato la dirigenza nerazzurra chiarendo che lui sarebbe rimasto a Milano più che volentieri. Dunque, palla a Marotta: quando e se arriverà mai l'offerta ufficiale del Bayern, sarà il club campione d'Italia a decidere se accettare o meno, senza ansie e senza ricatti di alcun genere. E il messaggio social di Calhanoglu è lì a confermare tutto.

Le carte sono sul tavolo e non potrebbe essere altrimenti visto il coinvolgimento di una società seria e corretta come quella tedesca, che con l'Inter ha da sempre rapporti ottimi. Figuratevi se andavano a rovinarli per trattare sottotraccia Calhanoglu... E infatti la narrazione tutta italiana che vuole un'Inter stizzita e arrabbiata con il turco non trovava conferme.

Addirittura qualcuno si era spinto davvero molto oltre, fino a paragonare il comportamento di Hakan a quello di Romelu Lukaku di un anno fa: una bestialità bella e buona. Non ci sono retroscena particolari né romanzi accattivanti in questa storia: era ed è tutto molto semplice. Immaginare un'Inter senza il suo regista? Proprio Marotta aveva avvisato i naviganti: "Bisogna saper essere coraggiosi". Ma forse non sarà questo il caso.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 25 giugno 2024 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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