Tra i tanti scogli da affrontare nella questione stadio, con Inter e Milan che ora sono pronte a rispolverare il progetto dell'ìimpianto nuovo a fianco del Meazza, c'è anche il destino dell'attuale casa dei due club. Con il nodo enorme legato al vincolo sul secondo anello: come ricorda Calcio e Finanza, il ricorso al Tar non è entrato nel merito (non potendo farlo visto che il vincolo nel caso potrà essere tale solo dal 2025), ma c’è una questione interpretativa non di poco conto. Tutto ruota infatti sul significato del termine “vincolo leggero” indicato dalla Soprintendenza: anche i club infatti vorrebbero capire come interpretarlo, se significherà un obbligo di non toccare il secondo anello senza poterlo demolire, oppure se potrà essere considerato anche mantenere un lascito di quello che è oggi il secondo anello, attraverso ad esempio l’utilizzo delle scale elicoidali. La speranza per i club è che si tratti di un vincolo soft come è stato ad esempio sull’area dell’ex trotto, accanto allo stadio: un vincolo rigido sulle scuderie (che infatti non saranno toccate nel progetto che sta sviluppando Hines), ma un vincolo “indiretto” sulla pista, che ha potuto comunque portare a edificare sopra la zona dove era presente.

Se ne saprà di più nell’incontro previsto per la prossima settimana, a cui parteciperanno i club ma soprattutto la Soprintendenza, da cui si potrà capire come e quanto nel caso Inter e Milan potranno mettere mano alla struttura dell’attuale stadio: se attraverso una demolizione pressoché totale, una demolizione parziale o una rifunzionalizzazione mantenendo però una funzione sportiva (come potrebbe essere un palazzetto dello sport?). Intanto, però, il tempo si è riavvolto: i club ripartono insieme, con l’obiettivo di un nuovo San Siro restando però sempre nella stessa area.

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Sezione: Copertina / Data: Ven 13 settembre 2024 alle 19:17
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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