Era presente anche Gianni Infantino, presidente della FIFA, alla serata di gala organizzata dal Bayern Monaco per festeggiare i 125 anni della storia del club. Un traguardo che il numero uno del calcio mondiale ha celebrato così: "Innanzitutto congratulazioni al Bayern: 125 anni meritano di essere festeggiati! È un grandissimo onore essere qui, in un club che ha fatto tantissimo per il calcio tedesco, europeo e mondiale - le sue parole riportate da Sport1 -. Un club che ha lasciato il segno anche nella Coppa del Mondo: nel 1954, quando la Germania vinse il primo Mondiale, c'era un giocatore del Bayern, Hans Bauer, poi nel 1974 la squadra con Franz Beckenbauer, Uli Hoeneß, Sepp Maier, Gerd Müller e 'Katsche' Schwarzenbeck e dal 1982 almeno un giocatore del Bayern è stato rappresentato in ogni finale della competizione". 

La storia di Infantino si intreccia a quella del Bayern a partire da un anno in particolare, il 1988: "Sono italiano e tifoso dell'Inter, ci sono stati molti legami tra i due club: Karl-Heinz Rummenigge, Lothar Matthäus, Jürgen Klinsmann hanno giocato in nerazzurro, così come Andy Brehme. Avevo 18 anni quando ci fu la sfida Inter-Bayern di Coppa Uefa: nella gara di andata i nerazzurri vinsero 2-0 a Monaco, quindi alcuni di noi decisero di andare a Milano. Non dimenticherò mai cosa è successo dopo: 80mila persone allo stadio, l'atmosfera era fantastica, ma poi è arrivato il Bayern. All'intervallo il punteggio era già 3-0 e Aumann giocò la partita della sua vita! È lì che ho scoperto cos'è il Bayern. Dal 1988 ho capito cosa significa questo predominio del Bayern, ho imparato a temerlo il Bayern". 

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Sezione: Copertina / Data: Gio 27 febbraio 2025 alle 12:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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