Un’Inter molle e stanca si arrende a un Milan rapace, che approfitta delle situazioni create e riesce a massimizzare lo sforzo offensivo. I nerazzurri creano gioco, soprattutto nella prima mezz’ora, ma non riescono a capitalizzare. Poi subentra la stanchezza. Gli uomini di Inzaghi sono fuori dalla Coppa Italia.

L’Inter parte con l’impostazione da dietro con Asllani che si abbassa al fianco di De Vrij per dialogare con i braccetti e aprire il gioco sui quinti. Il 21 tocca tanti palloni, spesso in orizzontale o indietro e mentre lui ha palla uno a turno tra Barella e Mkhitaryan si alza per occupare la zona sulla trequarti lasciata libera da Fofana che spesso si alza a seguire Asllani. Il Milan però non affonda il pressing alto e preferisce schermare sulla trequarti, creando una densa cerniera in mezzo con Pulisic, Jovic, Reijnders e Fofana. Leao e Jimenez restano molto larghi per tenere sempre larghi Dimarco e Darmian in marcatura e per costringere Bisseck e Bastoni ad allargarsi per raddoppiare o schermare. Bisseck tiene bene Leao, mentre Bastoni sulla sinistra ha qualche problema con l’intraprendenza di Jimenez. L’Inter comunque attacca per la prima mezz’ora grazie agli esterni e agli strappi di Mkhitaryan centrali. Lautaro tiene in apprensione Gabbia e Tomori, Taremi si allarga spesso sulla destra per dare manforte a Darmian, ma non riesce mai a essere incisivo. Dimarco va anche a destra per rientrare sul sinistro e anche Lautaro parte da lì per coprire Darmian quando l’italiano va sul fondo e non riesce a rientrare subito con puntualità.

Il Milan resta compatto e si difende con ordine, non concedendo imbucate centrali, piuttosto lasciando campo sulla trequarti ma accorciando sempre con precisione in area di rigore. Poi ci pensa Jovic a tenere palla in avanti con qualità facendo le sponde giuste per Reijnders che si inserisce e Leao che parte da sinistra. De Vrij non riesce a prendere le contromisure giuste e lascia troppo spazio di gioco al serbo, migliore dei rossoneri. Il Milan capitalizza poi occasioni in area di rigore con ferocia. L’Inter resta sulle gambe e non riesce a risalire il campo con velocità in cerca del gol che riaprirebbe la partita. Solo Zalewski prova a creare qualche occasione con la sua freschezza e imprevedibilità sulla sinistra, ma in area non c’è la solita garra per spingere la palla in rete. Con l’entrata di Calhanoglu la manovra si velocizza e verticalizza ma il Milan è bravo a creare un blocco di granito centrale e poi ripartire per allentare la pressione con Leao, Theo e Jimenez. Vittoria meritata dei rossoneri. Ora l’Inter si dovrà leccare le ferite e compattarsi, per questo finale di stagione di fuoco.

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Sezione: Angolo tattico / Data: Gio 24 aprile 2025 alle 13:24
Autore: Riccardo Despali
vedi letture
Print