Roberto Rosetti, direttore generale della UEFA per il settore arbitrale, ritiene che il primo simposio sul VAR, che si terrà a Lisbona questa settimana, possa gettare le basi per la costruzione di un "approccio unitario" al modo in cui il calcio europeo applica la tecnologia al gioco. 

"L'uniformità è la chiave dell'arbitraggio e del VAR, che ormai totalmente integrato nell'arbitraggio. Il nostro obiettivo è quello di avere lo stesso metro di giudizio in ogni partita, non solo nelle competizioni UEFA ma anche in quelle nazionali", ha spiegato Rosetti, in vista di un evento che rappresenta la prima opportunità per tutti i principali stakeholder del calcio europeo di valutare lo stato del progetto.

Al simposio parteciperanno la FIFA, la UEFA, l'IFAB, le federazioni nazionali, le leghe, i club, gli allenatori, gli arbitri, i giocatori e i tifosi, insieme a esperti di tecnologia e comunicazione e a rappresentanti di altri sport che utilizzano la stessa tecnologia video a supporto delle decisioni ufficiali 

"Questo non è solo un incontro, è una pietra miliare molto importante per il calcio, il primo incontro al mondo sul VAR. Stiamo in qualche modo plasmando il futuro del VAR e anche del calcio", ha detto Rosetti, sottolineando la necessità di linee guida chiare per garantire un approccio coerente, trasparente e affidabile all'uso del VAR in tutto il calcio. "Qui possiamo condividere le esperienze e definire alcune linee guida nella comunicazione, che è una parte fondamentale di questo progetto".

"Dobbiamo trovare il giusto equilibrio nella comunicazione per essere trasparenti nel modo giusto, non mostrando ogni singola decisione, ma dando a tutte le parti interessate gli strumenti giusti per leggere e capire ogni situazione. La tecnologia funziona molto bene quando si tratta di decisioni oggettive o fattuali, ovvero se la palla è dentro o fuori, o in fuorigioco. Quando parliamo di interpretazioni, è più difficile - è un problema che non si pone nel tennis o nella pallavolo - ma nel calcio c'è un margine di applicazione coerente del Regolamento tra due estremi, e il nostro compito è ridurre questo margine".

Valutando l'impatto della tecnologica nel calcio dalla sua introduzione fino ad oggi, Rosetti è incoraggiato da ciò che è stato raggiunto in un tempo relativamente breve - la tecnologia ha fatto il suo debutto nella UEFA Champions League durante la stagione 2018/19: "L'impatto del VAR è stato assolutamente positivo. Dobbiamo ricordare che si tratta di un progetto ancora giovane e che è molto forte in termini di accuratezza delle decisioni e di protezione dei giocatori: falli gravi e comportamenti violenti sono ormai molto rari nel calcio ai massimi livelli. Tuttavia, sappiamo che l'applicazione del VAR non è ancora perfetta. Ci sono ancora margini di crescita, ma è stato estremamente positivo per il calcio ed è impossibile tornare indietro".

Sezione: News / Data: Gio 24 aprile 2025 alle 14:35 / Fonte: uefa.com
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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