Il calcio piange la scomparsa di Jair da Costa, morto quest'oggi all'età di 84 anni: la sua morte è stata confermata dal Portuguesa, la squadra che lo aveva scoperto e nella quale aveva giocato tra il 1960 e il 1962, anno nel quale approdò all'Inter, che lo strappò alla concorrenza del Milan, e dove arrivò per scrivere pagine importanti della storia del club nerazzurro sotto la guida di Helenio Herrera, risultando uno dei principali protagonisti della cavalcata della Grande Inter. Jair collezionò in quegli anni con la maglia nerazzurra 119 presenze, segnando 39 gol e vincendo tre Scudetti, due Coppe Campioni e due Coppe Intercontintali. 

Dopo una parentesi con la Roma nel 1967-1968, Jair tornò all'Inter per altre quattro stagioni, con 80 presenze e 14 reti e la conquista dello Scudetto del 1971 con Giovanni Invernizzi in panchina. Nel 1962, conquistò anche il Mondiale in Cile con la Nazionale brasiliana. Nell'ultima parte della sua carriera, Jair tornò in Brasile e giocò per il Santos tra il 1972 e il 1974, vincendo il campionato Paulista nel 1973, per poi appendere gli scarpini al chiodo dopo due anni in Canada. Nota di colore: il suo nome rimarrà nell'immaginario collettivo, un po' come quello di Ciriaco Sforza, anche per la citazione di Giovanni Storti nel film 'Tre Uomini e Una Gamba'. 

Sui propri social network, l'Inter ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa della propria stella.

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Sezione: Focus / Data: Sab 26 aprile 2025 alle 23:47
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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