Non sarà di certo una serata come le altre per Stefan De Vrij, che torna da avversario nella sua Rotterdam contro il 'suo' Feyenoord, club nel quale è cresciuto e che l'ha lanciato nel calcio che conta.

La Gazzetta dello Sport ha intervistato Jan, il papà del difensore dell'Inter. De Vij senior vive nel paesino Ouderkerk aan den IJssel, che racconta i primi passi di Stefan nello Spirit: "Qui ho giocato vent’anni come attaccante - racconta -. All’inizio, quando aveva 5 o 6 anni, lo faceva anche Stefan, poi si è spostato a centrocampo. Il suo primo ruolo. Al Feyenoord l’hanno arretrato, ma si muoveva come un 10... e segnava. Ricordo gol da metà campo, partitine e tornei pieni di reti. Lo portavo sempre con me, mano nella mano".

"Quando l’urna ha estratto il Feyenoord, Stefan mi ha chiamato in lacrime - riferisce Jan -. Era felice di tornare a casa. Una volta segnò il gol vittoria in una sfida di campionato contro l’Ajax. Aveva 17 anni. Non ha mai avuto un piano B. E l’Italia ormai è la sua seconda casa: ha amato Roma e ora ama l’Inter. Lui e Inzaghi hanno un rapporto di fiducia. Ricordo quando nel 2018, all’Olimpico, commise il fallo da rigore su Icardi che costò la Champions alla Lazio. In panchina pianse a dirotto e il mister lo andò a consolare come se al suo posto ci fossi stato io. Tifiamo Feyenoord, ma stavolta no. Stefan viene prima di tutto".

Sezione: Focus / Data: Mer 05 marzo 2025 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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