In un pomeriggio per cuori forti l'Inter U20 di Andrea Zanchetta soffre, rischia di soccombere, torna in vita nel recupero e alla fine batte il Bayern Monaco grazie alla lotteria dei rigori, con Calligaris decisivo su Chavez, lo stesso che lo aveva beffato nel primo tempo. Ed è proprio il portiere nerazzurro, protagonista soprattutto nella ripresa, il migliore in campo al Bayern Campus, tra i protagonisti della qualificazione dell'Inter ai quarti di finale della Youth League. A seguire chi si è distinto in bene e chi in meno bene in terra teutonica.

RISING STAR

ALESSANDRO CALLIGARIS - Proprio lui che con un erroraccio sul sinistro senza aspettative di Chavez rischia di mandare il Bayern Monaco ai quarti di finale della Youth League, è lo stesso che per farsi perdonare sfodera una serie di interventi che alla lunga risultano decisivi, trascinando grazie allo zampino di Alexiou l'Inter alla lotteria dei rigori. Lotteria in cui, forse per una inconsapevole sete di vendetta, aspetta che sia proprio Chavez a calciare per eseguire la prima parata, ovviamente decisiva. Serata indimenticabile.
 

UP

GIACOMO DE PIERI - Vero che spesso faccia parecchia confusione, ma è davvero l'unico, fino all'ingresso di Zouin, che prova a creare superiorità numerica e a inventarsi qualcosa. Non molte delle sue iniziative vanno in porto, però dà spesso il là ad azioni potenzialmente pericolose e nella ripresa, con una delle sue zingarate, si procura il rigore della speranza. Poi trasforma col brivido quello della lotteria. Il caos che altera gli equilibri in campo.

AYMEN ZOUIN - Nonostante veda il campo solo nella ripresa, riesce a mettere in piedi una marea di giocate offensive che mandano in grande difficoltà chiunque debba fronteggiarlo. Per lui è un costante all in, è sempre una buona occasione per puntare gli avversari e metterla in mezzo. Sembra poter dare la scossa alla squadra ma alla fine in pochi lo seguono. Benissimo dagli undici metri.

CHRISTOS ALEXIOU - Capitano con la 'C' maiuscola. Lotta come un leone, commette solo un errore che Karl non punisce, per il resto è l'anima della squadra che non vuole arrendersi anche di fronte alle imbarcate quandoi gli equilibri sono andati a farsi benedire. Rimedia anche più di un colpo perché non si tira mai indietro. Giusto che sia lui a cambiare le sorti del destino europeo dell'Inter.
 

DOWN

LUKA TOPALOVIC - Un pomeriggio da incubo per il talentuoso centrocampista sloveno. Già di suo si vede poco anche nei momenti migliori della squadra, non riesce a fare emergere la propria qualità e nella ripresa tocca con mano cosa voglia dire la Legge di Murphy: rigore del possibile pareggio tirato esattamente dove Klanac ha deciso di tuffarsi e da eroe del dischetto contro la Fiorentina rischia di diventare il responsabile della delusione europea dell'Inter. Offra una cena ad Alexiou che rimette il suo peccatuccio.

MATTEO COCCHI - Forse nella sua testa pensava di essere con la prima squadra, vista la moria di esterni sinistri. Invece al suo posto va Motta e lui deve provare a trascinare i compagni ai quarti di Youth League. Missione fallita, perché al di là di qualche iniziativa di pressing e di frequenti rimesse laterali della sua presenza in campo non v'è traccia fino al finale quando le maglie si allargano e per lui c'è qualche metro di campo in più.

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Sezione: Giovanili / Data: Mer 05 marzo 2025 alle 18:36
Autore: Fabio Costantino
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