"Le squadre che hanno messo in difficoltà l'Inter sono quelle che l'hanno attaccata ferocemente. Così in difficoltà l'ho vista a Roma-Inter dell'anno scorso, poi la Roma è esplosa e l'Inter ha vinto 4-2. Ma se l'Inter la aspetti ti vince la partita. Non quella del derby che era clamorosamente sotto tono". Così Riccardo Trevisani analizza a Cronache di spogliatoio quanto accaduto nel derby.

"Lautaro? Secondo me il derby ci dice che a fine dicembre arriverà a dieci gol - prosegue - Non è in fiducia, non vede la porta, ma l'ho visto molto meglio che nelle prime giornate. Mi è sembrato molto positivo per il futuro. Era più vivo. Ho visto molto peggio Thuram. Taremi da zero minuti? Secondo me Inzaghi vede più Taremi con Thuram che non con Lautaro e soprattutto la stagione scorsa finché non andava in vantaggio Lautaro e Thuram non uscivano mai. Ed è rimasto in quell'ottica. I cambi di centrocampo sono figli di una teoria sulle ammonizioni che ha pagato a lungo e l'altra Barella che si è fatto male. Mi preme dire che l'Inter prende sei tiri nello specchio di cui tre col centrocampo titolare e tre senza. Il Milan ha fatto meglio tranne dal 18' a fine primo tempo. Poi la situazione è peggiorata con Asllani e Frattesi che non hanno fatto bene. L'Inter ha tanti giocatori che hanno fatto male".

Si parla poi della possibilità di andare bene in due competizioni nella stessa stagione. " La Champions? Il big match ti porta l'emozione, la stanchezza e i neuroni a bomba - dice ancora Trevisani -. Torni giovedì pomeriggio, venerdì sei all'antivigilia del derby ed è molto difficile. Anche il Milan ha giocato col Liverpool, ma un giorno prima, in casa e ha perso. L'Inter torna con ricchi premi e cotillon. Gvardiol, che ho incontrato al ristorante mi ha detto che nessuno li ha affrontati in Premier come l'Inter. C'è stato un senso di baldanzosità che li ha ammazzati. Aggiungi che Acerbi ha 36 anni e Mkhitaryan 35, sommando psiche e fisico l'Inter non era nelle migliori condizioni e il Milan ha fatto una grandissima partita. Il City al 97' era sotto in casa. Anche loro fanno fatica ad avere due prestazioni di livello consecutivamente in quattro giorni. Nella nostra Serie A è dal Triplete di Mourinho che una squadra non riesce a vincere il campionato più un altro trofeo. L'Inter per andare in finale di Champions ha perso dodici partite in campionato. L'anno scorso ha perso con l'Atletico e ha stravinto il campionato. Se fai un po' e un po' rischi di non fare né l'uno né l'altro. Puoi far bene tutte e due, ma devi scegliere. Se vai col 70% dappertutto, non ti basta. Devi andare col 100% e non ce l'hai sempre".

C'è poi la questione della mancanza tecnica di un elemento che sappia creare superiorità. "E' vero che manca chi salti l'uomo, mancava anche quando hai vinto il campionato o quando sei arrivata a Istanbul. Leggo anche che senza Calhanoglu non si può giocare: si può giocare. A Lisbona l'Inter vinse 2-0 senza Calhanoglu, senza nulla da dire. Vale poi il discorso del turnover: la riserva del titolare non vale il titolare. Frattesi è fortissimo ma non è Barella. Le squadre vengono costruite con tanti giocatori forti ma se giocano i titolari è un'altra cosa. I cambi? Io avrei messo Taremi per Thuram, ma non ho la certezza che avrebbero vinto. Non è un problema di cambi, è di atteggiamento. L'Inter si è improfumata, pensava di vincere 7-0 e ha preso una rumba. Schiaffo che servirà? Non lo so perché diverse partite non mi sono piaciute. Una delle migliori è stata Genoa-Inter. Ha preso due gol che non si possono raccontare. Non hanno logica. Col Lecce hai vinto di prepotenza, già a Monza così così. Quella bella bella è con l'Atalanta, ma noi siamo abituati a vedere venti Inter-Atalanta tutto il campionato scorso e quella non è la normalità. La normalità non è il derby, ma c'è una via di mezzo".

Sezione: Focus / Data: Mar 24 settembre 2024 alle 10:48
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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