Sabato sera, Antonio Conte farà il suo ritorno allo Juventus Stadium da avversario della squadra di cui ha fatto la storia da giocatore prima e da allenatore poi. Oggi, in conferenza stampa, il tecnico del Napoli ha spiegato cosa significhi per lui questo incrocio con il suo passato: "Ho allenato la Juve per tre anni, la carriera di tecnico mi ha portato in piazze diverse, che ho sposato e onorato alla grande, diventando il primo a difenderne i colori. Oggi ho il piacere davvero immenso di allenare una squadra come il Napoli, per me che sono del Sud è orgoglio e soddisfazione. La storia non la può cancellare nessuno, inevitabile che ci sarà grande emozione nel tornare in quello stadio. C'è stata l'inaugurazione con me, sarà la prima volta con i tifosi perché tornai nel periodo del Covid, lo sarà sempre così come sarà in futuro tra molti anni affrontare il Napoli da avversario. Mi auguro dopo un bel po' però (ride, ndr)".

Parlando dell'aspetto tattico del big match, Conte ha spiegato che tipo di partita deve impostare la sua squadra, prendendo ad esempio lo 0-0 portato a casa dall'Inter ieri sera sul campo del Manchester City: "Dobbiamo indossare un bell'abito, io voglio e ho il piacere di offrire sempre un bello spettacolo a livello calcistico. Durante le partite, è inevitabile essere pronto a sporcare il tuo bell'abito, appena uscito dal sarto. E' il connubio vincente per le grandi squadre perché ci sono diversi momenti in una partita. Faccio un esempio: anche l'Inter ieri è andata in casa del Manchester City, dove ha alternato momenti in cui ha giocato a calcio ed altri in cui era tutta dietro in 25 metri a difendere dietro la linea della palla: ha dimostrato di essere una squadra con la 'S' maiuscola. Non si può indossare solo un abito, dobbiamo capirlo. L'anno scorso si pensava spesso ad attaccare e c'era poco equilibrio, non c'era voglia feroce di riconquistarla o di ricompattarsi. Noi stiamo lavorando su questo". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 15:03
Autore: Mattia Zangari
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