L’Inter si riprende lo scettro della capolista battendo la Juventus con un eloquente 2-0, risultato anche striminzito alla luce della mole di gioco creata dai nerazzurri. Sull’andamento del match ha pesato, inutile nasconderlo, l’espulsione di Sissoko nel primo tempo, che ha ulteriormente indebolito una Juve già abbastanza sottomessa da una stagione da incubo. È stato un gol di Maicon al 75’ a sbloccare uno 0-0 che pareva scritto, una prodezza del singolo che basta a tornare in vetta e a controsorpassare la Roma, in attesa del derby di domenica. Il turn over applicato contro la Fiorentina in Coppa Italia consente a Mourinho di sfoderare la migliore Inter che la sua testa possa immaginare. Ecco dunque l’ormai classico 4-2-3-1, che tante soddisfazioni ha dato negli ultimi mesi, soprattutto negli impegni che contano. La sorpresa è la presenza di Pandev nell’undici titolare, mentre Balotelli si deve accomodare in panchina. A centrocampo Thiago Motta vince il ballottaggio con Stankovic, non ancora pronto per i 90 minuti. Dall’altra parte spicca la rinuncia di Zaccheroni al neo italiano Amauri, al quale viene preferito Iaquinta, assai più duttile. Diego torna in campo, alla faccia delle indiscrezioni pre-gara che lo volevano in panca. In mezzo la diga d’ebano Felipe Melo-Sissoko.
Buono l’avvio della Juventus, che dopo 2 minuti va al tiro dal limite dell’area con Del Piero, costringendo Julio Cesar al primo intervento del match, tutt’altro che complicato. Bianconeri decisamente più spigliati nelle prime battute, guidati da un Diego sgusciante, subito una sciarada per la difesa nerazzurra. La risposta dei padroni di casa è su calcio piazzato, ovviamente battuto da Sneijder: palla alta. Assai più insidioso il tentativo di Thiago Motta al 16’, con Buffon costretto al tuffo per evitare guai peggiori. Lentamente, comunque, la partita comincia a decollare. Con essa però decolla anche il nervosismo, che Damato tenta di sopire distribuendo cartellini gialli: due a testa dopo appena 20 minuti (Felipe Melo e Sissoko da una parte, Thiago Motta e Samuel dall’altra).
L’Inter lentamente capisce che la difesa della Juve non è particolarmente ermetica e prova un paio di ripartenze sfruttando errori di palleggio del centrocampo bianconero. In un modo o nell’altro, però, i contropiede non vengono ottimizzati a dovere. Sneijder cerca luce tra le linee ma quando gli riesce di prepararsi il tiro da fuori area lo spedisce tra le braccia di Buffon (31’). La prima svolta del match arriva al 37’, ed è quasi inevitabile considerato l’andazzo: Sissoko entra in ritardo su Zanetti e rimedia il secondo giallo: ergo, Juventus in dieci per quasi un’ora. Zaccheroni corre ai ripari e mette in campo Poulsen per Del Piero. Ultimo episodio di un primo tempo ricco di spunti di cronaca.
A centrocampo serve più qualità e dinamismo e Mourinho chiama in causa Stankovic, togliendo dal campo Thiago Motta, già ammonito. L’avvio nerazzurro produce due occasioni clamorose: al 54’ Eto’o, ben servito da Pandev, ignora il liberissimo Milito e spara alto con il sinistro a tu per tu con Buffon. Poi è l’argentino, servito da Maicon sul primo palo, a non trovare la porta pur incrociando bene. In questo caso, l’urlo di San Siro si strozza in gola. Il secondo cambio nerazzurro è a dir poco prevedibile: fuori uno spento Pandev, dentro Balotelli, accolto con grandi applausi da un pubblico che si sta lentamente scaldando. Nel giro di pochi minuti sono due difensori, di testa, a sfiorare la marcatura: prima Chiellini (parata di Julio Cesar), poi Samuel (fuori) attentano allo 0-0. Buffon è ancora bravissimo al 64’, quando sfiora con la punta delle dita un destro rabbioso e in corsa di Stankovic. Non ha più fortuna Maicon poco dopo (destro fuori dal limite).È evidente che la Juventus fatichi tremendamente ad allentare la pressione avversaria, l’uomo in meno si sente eccome. Clamorosa palla gol sulla testa di Milito al 69’: l’argentino, libero sul secondo palo, non riesce però a inquadrare lo specchio della porta.
Se c’è una colpa da attribuire all’Inter è proprio la scarsa lucidità sotto rete, che premia oltre misura l’atteggiamento ultra difensivo dei bianconeri. Zac capisce che è arrivato il momento di osare e sostituisce lo stanco Iaquinta con Amauri, più bravo a far salire la squadra. La musica in campo, però, non cambia, perché l’Inter continua a spingere, anche se con poca lucidità. È lucidissimo invece Maicon quando raccoglie un pallone al limite dell’area, lo gestisce con un pregevole palleggio e lo scarica alle spalle di Buffon con un destro di rara potenza e precisione (75’). Una gemma, con tanto di fiocco rosso: il brasiliano fa capire a tutto lo stadio che non ha intenzione di lasciare l’Inter. Il raddoppio sembra cosa fatta all’80’, ma la punizione pennellata di Balotelli lascia freddo il portiere bianconero e si stampa sulla traversa. Peccato. Nel finale si registra l’ennesimo errore sotto porta di Milito, decisamente in serata no in fase di conclusione, ma pochi secondi dopo è Eto’o a fissare il punteggio sul 2-0, sfruttando un assist involontario di Muntari; quanto basta ai nerazzurri per riprendersi la vetta della classifica e aspettare serenamente il derby di Roma. Gufando come i giallorossi hanno fatto in un insolito venerdì sera.
INTER-JUVENTUS 2-0
Marcatori: 30' st Maicon, 47' st Eto'o
INTER: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti; 8 Thiago Motta (1' st Stankovic), 19 Cambiasso; 27 Pandev (10' st Balotelli), 10 Sneijder (44' st Muntari), 9 Eto'o; 22 Milito
A disposizione: 21 Orlandoni, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 89 Arnautovic
Allenatore: José Mourinho
JUVENTUS: 1 Buffon; 15 Zebina, 5 Cannavaro, 3 Chiellini, 6 Grosso; 8 Marchisio (33' st Salihamidzic), 4 Melo, 22 Sissoko; 28 Diegi; 10 Del Piero (42' pt Poulsen), 9 Iaquinta (27' st Amauri)
A disposizione: 13 Manninger, 7, 16 Camoranesi, 29 De Ceglie, 33 Legrottaglie
Allenatore: Alberto Zaccheroni
Arbitro: Antonio Damato (sez. arbitrale di Barletta)
Note. Ammoniti: 18' pt Samuel, 20' pt Melo, 21' e 37' pt Sissoko, 21' pt Thiago Motta, 29' st Chiellini, 48' st Eto'o, 48' st Balotelli. Espulso: 37' pt Sissoko. Recupero: pt 2', st 3'. Spettatori: 46.164
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