L'Inghilterra sembrava la sua terra promessa, eppure, dopo aver vinto lo scudetto a Napoli, Piotr Zielinski ha scelto l'Inter. Perché? Perché la Beneamata "è una delle più grandi società in Europa. Mi hanno voluto a tutti i costi. Ed è bello per un giocatore essere stimati e corteggiati. Ho ricevuto tanto offerte, ma desideravo solo l’Inter" ha spiegato il centrocampista di Simone Inzaghi con il 7 sulle spalle a il Quotidiano Sportivo.

Certo che a Milano c’è concorrenza...
"Ci sta, è un piacere essere in una squadra con gente come Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan. Alla fine gioco comunque. Abbiamo talmente tante partite... So che sarò soddisfatto delle presenze a fine stagione".

Però De Laurentiis, un anno fa, le ha “tolto“ l’Europa escludendola dalla lista Uefa, quando ha saputo dell’Inter: è stata la più grande delusione dal punto di vista umano, non solo sportivo?
"Credo di si, c’era la sfida contro il Barcellona di Lewandowski per gli ottavi, un 'derby' attesissimo in Polonia. Accettai quella decisione, anche se ero molto arrabbiato, ma a De Laurentiis non piacciono certe cose...". 

Si è preso una bella rivincita: è fra i calciatori più utilizzati da Inzaghi in Champions... 
"Sono scelte del mister che mi rendono felice, io sono contento di avere spesso opportunità di giocare".

E se dovesse scegliere fra un secondo scudetto in Italia o la prima finale di Champions?
"La finale, sperando di vincerla. Ma di certo non metto da parte lo scudetto".

L’Inter è in grado di mettere a segno il doppio colpo?
"Perché no? Abbiamo una squadra fortissima. E cercheremo di andare sino in fondo in ogni competizione".

Inzaghi lo vede solo come tecnico o anche ex collega?
"È il nostro allenatore. E ha ottimi rapporti con tutti. Scherza ma a tratti è anche duro, sa spiegare ed è molto preparato. È un piacere lavorare con lui".

A proposito di stadi: la prima sensazione a San Siro?
"Grandioso, lo stadio fa paura. Anche se è un po’ vecchio, è il più bello in Italia. E poi è stato bello realizzare i primi gol alla Juve".

Lo scudetto all’Inter sarebbe diverso da quello col Napoli?
"Per me no. Magari cambia per le storie dei club. A Napoli aspettavano da tantissimi anni. Sarà invece diverso Napoli-Inter rispetto a Inter-Napoli. Ci saranno tanti miei amici allo stadio. Spero di vincere, ma per il resto auguro loro tutto il meglio".

Nel calcio ci sono momenti belli. Ma anche terribili, come per Bove a Firenze. Un incubo...
"Vero, mai era successo davanti ai miei occhi. Avevo i brividi e mi veniva da piangere, grazie a Dio ora sta bene".

Senza fare troppa dietrologia, ma anche lei è d’accordo con medici, allenatori e colleghi che si lamentano per il fatto che si giochi troppo?
"Sicuro, i calendari potrebbero essere rivisti. La verità è che conta solo il business e a volte ne risente la salute dei giocatori".

Dal 2025 cosa si aspetta?
"Vorrei vincere tanti trofei con l’Inter, mi auguro un anno pieno di soddisfazioni, gloria e gol. Uno di questi magari nel derby di ritorno. Però se arriva già in Supercoppa sono felice lo stesso".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 dicembre 2024 alle 08:15
Autore: Egle Patanè
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