Lunga intervista a FanPage di Francesco Baranca, consulente di Sport Integrity Team e presidente del comitato etico della Federazione di calcio ucraina,, che rompe gli indugi e vuota il sacco svelando una serie di controversie legate al calcioscommesse che potrebbero riaprire un nuovo caso o caos non soltanto in Italia ma anche in tutto il continente. "Negli ultimi anni il virus della manipolazione si è spostato dai campionati maggiori a quelli minori dove il costo della corruzione è più basso e c'è comunque la stessa possibilità di gioco. Il problema è che con l’aumento esponenziale dell'offerta e il live betting è aumentato anche il match fixing" esordisce.

Come si possono sollevare più di un dubbio sulla buona fede dell’arbitraggio:
"Non ci permetteremo mai di andare a giudicare un errore arbitrale. Se non ci fosse il movimento delle quote non saremmo in grado di farlo. Però il movimento delle quote abbinato all'errore fa subito capire che in questi casi il protagonista fosse l'arbitro. Sono stati assegnati rigori che non avevano alcun tipo di logica. Gli unici che possono incidere davvero sul risultato, oltre ai calciatori, sono gli arbitri. Negli ultimi sei o sette anni succede spesso con arbitri non in grande forma, con errori addirittura a livello procedurale. E ogni qual volta che ci sono questi movimenti delle quote anomali abbiamo verificato che ci sono stati due o più rigori concessi. Basta vedere le immagini e ci si accorge che l'arbitro se li è inventati".

Il fenomeno del live betting su così vasta scala sembra aver generato un cortocircuito difficile da sanare:
"Una volta le scommesse, soprattutto sul calcio, venivano considerate come dei giochi di abilità. Ora invece, dove si può scommettere su centinaia di partite ogni giorno, è diventata una slot machine enorme, è gioco d'azzardo. Questo tipo di partite, che non attirerebbe nessuno, nel momento in cui vengono offerte live aprono la possibilità di truccare il risultato. Il problema è che non ci sono conseguenze, perché in realtà la competenza della vigilanza sarebbe delle federazioni e nel caso delle amichevoli è difficile stabilire una competenza. Quindi, più che sollevare il problema a livello giornalistico, è difficile fare qualcosa per combattere questo fenomeno".

Sezione: News / Data: Dom 04 febbraio 2024 alle 13:37
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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