La sua storia è ben nota: Martin Bengtsson, ex giocatore delle giovanili dell'Inter, ha vissuto negli anni scorsi il dramma della depressione che lo ha portato anche a tentare il suicio. Oggi, ai microfoni di Goal.com, lo svedese, ora dedito alla musica e al teatro, ricorda quegli anni: "Ero super felice quando mi è arrivata la notizia dell'Inter, non è stato difficile spostarmi. Non so esattamente quando mi hanno visto per la prima volta giocare, ma l'ho saputo nel 2003. Ero gioioso e confuso, avevamo una grande squadra con Marino, Lombardi, Adeshokan, Eliakwu, Valeri, Coe e Laribi. Ero però giovane ed ero in un momento di confusione, sono successe molte cose e le circostanze mi hanno portato a tagliarmi le vene. L'Inter voleva farmi tornare a giocare, ma ero malato. Dopo un po' ho completamente perso la testa per poter giocare ed ho iniziato una terapia".

Ora Bengtsson, come detto, lavora prevalentemente nel campo dello spettacolo: "Ho trovato lavoro in un negozio di musica, poi ho lavorato in tv come giornalista ed ho scritto un libro sul mondo del calcio. Mi sono unito ad una band scrivendo anche canzoni. Continuerò a scrivere a teatro, forse farò altra musica in estate. Sto lavorando come drammaturgo per il produttore Paula Varjack, ma la mia vita può cambiare di giorno in giorno". Di Milano resta il ricordo dei grandi campioni con cui si è allenato: "Obafemi Martins era un bravo ragazzo ed un giocatore incredibile. C'erano Adriano, Christian Vieri e Javier Zanetti, è stato bello avere la possibilità di giocare con loro".

Sezione: News / Data: Mar 03 gennaio 2017 alle 01:30
Autore: Redazione FcInterNews.it
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