Stimatissimo attore e interista doc, Fabrizio Bentivoglio ha parlato alla Gazzetta dello Sport proprio della sua passione per i nerazzurri, a partire dal successo sulla Juventus in Supercoppa. "Mi è preso un colpo apoplettico, solo i tifosi dell’Inter che hanno le coronarie a prova di bomba possono reggere... È stato incredibile vincere contro la Juve in questo modo. Una roba del genere galvanizza, dà nuove energie, non so se sia l’apertura di un ciclo ma di certo fa ben sperare".

Giovanili nerazzurre stagione 1970/71.

"L’anno del titolo di Invernizzi, quindi io tecnicamente ho vinto uno scudetto con l’Inter (ride, ndr). Ho tanti bei ricordi, tra cui un incontro con il grande Mariolino Corso, la mia passione, fu gentilissimo. Della mia squadra poi solo il capitano, Roberto Galbiati, giocò in Serie A, solo uno. Nel calcio c’è una selezione anche peggiore di quella dello spettacolo. Io ero una buona ala sinistra, mi ha fermato un infortunio al legamento crociato del ginocchio. L’Inter mi seguì nella riabilitazione, poi mi restituì il cartellino. Ho continuato a giocare ma senza il sogno di diventare un calciatore. Alla fine direi che è andata bene così, anche perché mica ero Baggio eh...".

Era già tifoso nerazzurro?

"Lo sono sempre stato, per tradizione familiare. Avevo una zia e uno zio con l’abbonamento: mi portarono a San Siro da piccolo, mi pare per un Inter-Cagliari. Mi innamorai. La squadra era ancora quella della formazione che sappiamo tutti a memoria, innamorarsi è stato inevitabile e certi amori non finiscono più".

Adesso il suo rapporto con il calcio qual è?

"Sono uno spettatore, le scarpette le ho appese al chiodo da tanto. Mi limito a guardare le partite dell’Inter e direi che sta andando tutto decisamente bene. Inzaghi ha fatto un grandissimo lavoro, a livello tattico è riuscito a mettere del suo in un’ossatura già ben strutturata e vincente, poi credo sappia parlare ai ragazzi nella maniera giusta: riesce a coinvolgerli tutti, è bravo. Soprattutto se pensiamo che l’estate scorsa l’Inter non dico la dessero per spacciata, ma c’era pure chi dubitava di una qualificazione in Champions. Invece eccola lassù...".

Il giocatore che la sta sorprendendo di più?

"Alessandro Bastoni, è stupefacente se si pensa all’età che ha e alla maturità con cui gioca. È davvero un miracolo del calcio".

Che effetto le ha fatto vedere Mourinho tornare in Italia per allenare un’altra squadra?

"Strano, così come è stato strano battere la Roma: vederlo lì sulla panchina a mordersi le labbra... Mi dispiace che se la stia passando malino, per me è come fosse uno zio, quella roba là non si dimentica, quella serata a Madrid non si dimentica. E io, ovviamente, c’ero".

 
Sezione: News / Data: Dom 16 gennaio 2022 alle 13:25
Autore: Alessandro Cavasinni
vedi letture
Print