Paolo Di Canio, ex attaccante oggi pundit di Sky Sport, parla ai microfoni di Panorama del prossimo campionato. Un torneo che a suo dire è destinato a seguire la falsariga delle ultime stagioni, con una squadra pronta a prendere il largo con ampio anticipo: "Campionato vivo a febbraio? Ho dei dubbi. Sulla carta potrebbe ripetersi quello che è accaduto l’anno scorso. L’Inter è una squadra fatta, potenziata e con un allenatore definitivamente maturato, con maggiore esperienza. La gestione dei primi due anni di Simone Inzaghi, dal mio punto di vista, non era stata ottimale pur conquistando dei trofei. Adesso è esploso mettendo insieme concretezza e un calcio propositivo. In più ha migliorato molti dei suoi calciatori e ha aggiunto pedine importanti. E Non ha mandato via nessuno dei giocatori determinanti, oltre ad aver preso Mehdi Taremi e Piotr Zielinski. Yann Bisseck è cresciuto, ci sono ricambi importanti per gestire il doppio impegno tra campionato e Champions League. Non dico che lo debba vincere a febbraio, ma mi sembra che le altre abbiano più problemi di Inzaghi e dell’Inter".

Ma qual è la nuova missione dell'Inter? "La fame e la voglia di ripetersi sono le due incognite. Dopo la finale di Champions League persa a Istanbul era scattata una consapevolezza maggiore e per tanti c’è anche stato lo stimolo di sapere di avere tutto per concretizzare un traguardo come lo scudetto della seconda stella. Però la sfida che attende l’Inter e Inzaghi è proprio questa: riuscire ad essere competitivi sia in Italia che in Europa contemporaneamente. Del resto lo ha chiesto espressamente anche Beppe Marotta, il dirigente più bravo ed esperto del calcio italiano, quello che è stato per tanti anni Galliani. Mentre festeggiava il successo si è portato avanti spiegando quale dovrà essere la nuova frontiera. Anche l’anno scorso, ad esempio, questa continuità è mancata perché nel girone e poi con l’Atletico Madrid l’Inter non è stata all’altezza del suo potenziale. Ora Inzaghi è cresciuto e non è certamente solo una sua responsabilità, ma è il gradino che manca. Io l’ho sempre pensato e detto, evidentemente è la stessa riflessione fatta da Marotta. Inzaghi è migliorato tantissimo, deve acquisire lo step in più per diventare un profilo pienamente internazionale". 

Sezione: News / Data: Mar 13 agosto 2024 alle 12:57
Autore: Christian Liotta
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