Pur avendo tra le mani la squadra che Balotelli a parte solo alcuni mesi prima si era straordinariamente laureata campione di tutto, in coda alla vittoriosa gara contro il Mazembe, che ha con merito issato lInter in cima anche al mondo, il placido tecnico Rafa Benitez ha inconsuetamente alzato la voce per reclamare dai tre ai quattro nuovi acquisti, per additare linsolitamente parsimoniosa società di Corso Vittorio Emanuele come unica responsabile del fatto dessere distante dalle sette alle tredici lunghezze dalla capolista Milan e, infine, per colpevolizzarla di non aver un serio progetto in testa (tesi assai difficile da avvalorare parlando di un club che, negli ultimi sei anni, ha conquistato la bellezza di quattordici trofei) e di non garantirgli quindi un supporto adeguato. Così facendo, lallenatore spagnolo, che spesso ha però dato limpressione di possedere indole eccessivamente pacata per un ambiente da sempre ricco dinfuocate personalità e sotto il tiro dei media come quello nerazzurro, ha decretato il proprio esonero e, oltre che al neo mister Leonardo, ha spalancato le porte alla Storia: quella con la esse maiuscola, quella narrante di uno scudetto vinto ai danni della compagine rossonera al termine di unincredibile rimonta, coronata, dopo che pochi turni di campionato avevano sancito un ritardo di punti già ragguardevole dai cugini capoclassifica, grazie al contributo fondamentale di un eroe quasi per caso chiamato Giovanni Invernizzi.
Se, come asseriva Confucio, studiare il passato significa prevedere il futuro, vale sinceramente la pena di raccontare la vicenda di Giovanni Invernizzi, equilibrato milanese di Albairate classe 1931 scomparso sei anni orsono, luomo che condusse al successo unInter in una situazione per certi versi simile a quella odierna. Così come oggi, pur se per motivi differenti, durante la stagione 1970/71 la formazione meneghina si trovava alle prese con un allenatore col quale i giocatori avevano scarso feeling il ginnasiarca Heriberto Herrera, intransigente paraguayano arrivato nellestate 1969 dalla Juventus e soprannominato Accacchino da Gianni Brera per distinguerlo dal ben più celebre e blasonato Accaccone Helenio Herrera ed anche allora pareva psicofisicamente svuotata dalla interminabile serie di conquiste nazionali ed internazionali da cui era reduce. La svolta di quel torneo avvenne il 9 novembre 1970, mattina seguente ad un derby malamente perso 3-0: si era soltanto alla quinta giornata quando, per tentare di risollevare le sorti della comitiva vittoriosa unicamente allesordio e già distante cinque lunghezze dalla vetta, venne chiamato il tecnico della Primavera ed ex centrocampista nerazzurro degli anni Cinquanta Invernizzi per sostituire lesonerato Heriberto, reo, tra laltro, daver deciso in agosto lesclusione dalla rosa di tre colonne della Grande Inter euro-mondiale quali linfaticabile mediano Gianfranco Bedin, la saettante ala destra Jair Da Costa e lo scintillante fantasista mancino Mario Corso (questultimo, disponendo però di un evidente talento fuori dal comune, fu giocoforza presto reinserito in organico dallarcigno mister sudamericano). Malgrado fosse inizialmente stata indicata dal presidente Ivanoe Fraizzoli alla stregua di una soluzione pro-tempore, da subito Robiolina (simpatico appellativo che, provenendo lallenatore lombardo dalla nota famiglia proprietaria dimportanti caseifici, gli fu senza indugio affibbiato) instaurò con la squadra un apprezzato rapporto umano improntato su dialogo e fiducia, fiducia che ad esempio dimostrò immediatamente attraverso listantaneo reintegro di Bedin e Jair. La formidabile rimonta, anche un po per scherzo come documenta la strana tabella stilata dai senatori del gruppo, savvio così con un 2-0 al Torino e proseguì, dopo la sconfitta di Napoli della domenica successiva, con un fantastico ruolino di ventuno punti su ventiquattro prima daffrontare la fatidica stracittadina di ritorno: 7 marzo 1971, antivigilia del sessantatreesimo compleanno della Beneamata, Milan seccamente superato 2-0 dalle reti di Mario Corso e Sandro Mazzola ed avvicinato ad una sola lunghezza. Rivera e soci cominciarono a fiutare latroce profumo della beffa: tempo due settimane e, nella sfida casalinga contro il Napoli in cui il capocannoniere Boninsegna per insaccare di testa il gol decisivo rischiò di farsela staccare dallintervento a gamba tesa del difensore partenopeo Panzanato, laggancio fu cosa fatta. Da lì in poi i rossoneri si sciolsero come neve al sole, mentre i ragazzi di Invernizzi seguitarono imperterriti nella loro marcia, che alla terzultima divenne ufficialmente trionfale: battendo con un sonoro 5-0 il Foggia a San Siro, ed approfittando della parallela debacle milanista a Bologna, il Biscione si cucì sulla maglia il tricolore numero undici, un emozionantissimo titolo reso ancor più bello dallaverlo ottenuto ai danni degli storici rivali.
Al sanguigno tecnico del Diavolo Nereo Rocco, in quella Milano agitata e violenta dinizio anni di Piombo, si contrapponeva dunque la figura mite e a tratti persino dolce di Invernizzi: un uomo di pregevole buonsenso e orgogliosa umiltà, che coi giocatori amava intendersi anziché irrigidirsi come faceva il suo rigoroso predecessore, presto divenuto insopportabile, per le maniere tenacemente inflessibili e le idee atleticamente dispendiosissime, a pressoché tutta la vecchia guardia e non solo. La stessa vecchia guardia che, esasperata, ne caldeggiò vivamente lesonero a beneficio appunto di Robiolina, il quale, al contrario del sergente Heriberto, sapeva se necessario ascoltare i consigli dei più influenti calciatori a sua disposizione (in particolar modo Tarcisio Burgnich, Giacinto Facchetti, Sandro Mazzola e Mario Corso, ovvero quattro dei sei i reduci della Grande Inter di papà Angelo Moratti) mettendoli così nellinvidiabile condizione di rendere al meglio. Lex mister della Primavera, da dinamico centrocampista quale era stato, non saccontentò però di quello scudetto e, forte della recuperata serenità del gruppo e di unopera giuridicamente immensa dellavvocato Prisco innanzi alla Commissione Disciplinare di Ginevra, la stagione successiva raggiunse la finale di coppa Campioni, massimo trofeo continentale che sfumò solamente davanti allAjax della stella Johann Cruijff, in una difficile serata in cui probabilmente tornarono ad affacciarsi antiche crepe nella ritrovata armonia di spogliatoio, tanto che alcuni mesi dopo, in una situazione diventata ormai ingovernabile, a malincuore Fraizzoli fu costretto a sollevare dallincarico lallenatore di Albairate.
Il semplice fatto che lintelligente Leonardo elogiando pubblicamente leccezionale lavoro svolto da Josè Mourinho nel biennio allombra della Madonnina abbia sin dalla prima conferenza stampa dato da intendere che lavvenire non può prescindere dalla memoria, quindi, basterebbe già per incendiare i sogni di rimonta-remake dei sostenitori della Beneamata, convinti che alla figura del carismatico tecnico brasiliano, elegante ed autorevole uomo di calcio a 360 gradi, non dovranno piacevolmente legare solo il ricordo del 6-0 complessivamente incassato dal suo ex Milan nei due derby della scorsa stagione. Al quarantunenne mister di Niteroi che porta limpegnativo nome del massimo genio del Rinascimento italiano, dunque, il non facile compito di rinverdire i fasti di un eroe quasi per caso chiamato Giovanni Invernizzi.
Pierluigi Avanzi
Altre notizie - News
Altre notizie
- 00:05 Open VAR: "Mano Dumfries? Corretta la lettura di Doveri, braccio in sagoma"
- 00:00 Qualcuno dovrebbe forse tifare Inter... Miami
- 23:50 Milan, Conceicao: "Non è un momento facile, l'unica strada è lavorare con orgoglio"
- 23:45 Milan, Gabbia: "Mancano undici partite, dobbiamo dare tutto. Vogliamo chiudere al meglio"
- 23:30 Lazio, Baroni: "Vittoria fondamentale a San Siro, dovevamo chiudere con più gol il primo tempo"
- 23:16 videoL'Empoli ci crede, ma il Genoa lo riprende: finisce 1-1 al Ferraris. Gol e highlights
- 23:02 videoLa Roma di Ranieri non si ferma, Como rimontato all'Olimpico: finisce 2-1. Gli highlights
- 22:48 Finale assurdo a San Siro, un rigore di Pedro al 95esimo condanna il Milan: finisce 2-1. Rossoneri al nono posto
- 22:34 Da Dimarco a Dimarco: l'Inter torna a segnare su punizione diretta due anni e mezzo dopo
- 22:20 Ranieri fa risorgere la Roma: dal suo arrivo solo Inter e Napoli hanno fatto più punti
- 22:06 videoSuper-Orsolini ribalta il Cagliari, il Bologna vola: 2-1 al Dall'Ara. Gli highlights
- 21:52 Budel non ha dubbi: "Scudetto, dico Napoli. L'Inter ora non ha più margine di errore"
- 21:38 La convinzione di Vieri: "Inter ha una grandissima rosa, Inzaghi può contare sulle rotazioni"
- 21:25 A Rotterdam come? La difesa a 4 è quasi obbligatoria, ma se tornasse il trequartista?
- 21:15 Sky - Sommer ha lavorato per il primo giorno con il tutore: potrebbe tornare per il ritorno di Champions
- 21:10 Bianchi promuove Pio Esposito: "Sta facendo bene, lui e Shpendi ottimi profili"
- 20:55 Ferrara: "Scudetto, Napoli squadra viva. Ha recuperato 14 punti da situazione di svantaggio"
- 20:41 Napoli, carica Politano: "Un punto ripreso, un altro da riprendere. Ci crediamo"
- 20:27 Milan, Furlani: "Bilancio decisamente insufficiente nonostante la Supercoppa, dobbiamo chiudere la stagione con onore"
- 20:13 Costacurta si chiede: "Cos'è successo all'Inter del secondo tempo del Maradona?"
- 19:58 Roma ok in rimonta: Saelemaekers e Dovbyk piegano un Como combattivo all'Olimpico
- 19:44 Monza, Nesta: "L'approccio alla partita non è negoziabile. E ai nuovi devo spiegare delle cose"
- 19:31 videoMonza sempre più giù, il Torino è corsaro in Brianza: gli highlights
- 19:16 Akinsanmiro assist, ma alla Sampdoria non basta per vincere: contro il Bari è 1-1
- 19:02 Aleksander Stankovic salva il Lucerna all'89esimo: suo il gol del 2-2 contro l'Yverdon
- 18:48 Sartori (Football Benchmark): "Proprietà straniere aiutano il calcio. Ma senza investimenti italiani non c'è passione"
- 18:33 Pepo Martinez: "A Napoli una dura battaglia. Non finisce qui, guardiamo avanti"
- 18:19 Ancelotti: "Solo l'Inter avanti in Champions League, mi spiace per le altre italiane"
- 18:04 Pavard ripensa a Napoli-Inter: "Non il risultato che speravamo, ma è importante non perdere"
- 17:50 fcinL'Inter ha chiesto informazioni al Genoa per De Winter: c'è un prezzo. A gennaio poteva essere rossonero
- 17:37 Ludi, ds Como: "Fabregas sarà protagonista del grande calcio europeo, ma ora ha un contratto qui"
- 17:23 Folle 2-2 a Zagabria tra Dinamo e Hajduk Spalato. Sucic in campo per oltre 70 minuti
- 17:09 Amadou Sarr, prima gioia tra i professionisti: suo il gol del Foggia nel pari di Catania
- 16:55 Orsolini ribalta il Cagliari, il Bologna continua il volo. Compleanno amaro per Silvestri a Marassi
- 16:41 Youth League, il Bayern Monaco presenta l'Inter: "Spinaccè il più pericoloso, ma davanti avrà Klanac"
- 16:26 Feyenoord contro l'Inter per esorcizzare l'incubo: ultime eliminazioni in Europa sempre con un'italiana
- 16:13 Calhanoglu a parte, ma per lui nessuna apprensione. Domani esami per Dimarco
- 15:59 Primo gol col Toro sotto gli occhi del CT Spalletti, Casadei: "Non sapevo fosse qui. Segnare è sempre bello ma..."
- 15:44 Bergomi risponde a Bastoni e sprona l'Inter: "Non molliamo. Nelle difficoltà avete dimostrato di essere squadra"
- 15:29 De Vrij torna a casa: il difensore dell'Inter ritrova il Feyenoord, club dove è cresciuto
- 15:15 L'Inter torna nei Paesi Bassi, tra ricordi dolci e amari. Proprio a Rotterdam il primo precedente
- 15:00 fcinInter, operazione domani: emissari nerazzurri a Marassi per Genoa-Empoli, in 3 sotto osservazione
- 14:47 Napoli, Billing: "Abbiamo la mentalità di Conte. Se continuiamo a spingere forte possiamo fare grandi cose"
- 14:33 Il mercato di gennaio lancia il Torino: Monza battuto 2-0, primo gol in A per Casadei
- 14:18 Biglia: "Il calcio di Baroni? Arrivare alla Lazio dopo Inzaghi e Sarri non è semplice"
- 14:03 Juve, Thiago Motta: "Sento la fiducia di società e giocatori. Accorciare la classifica? Vogliamo sempre vincere"
- 13:48 Parma, Chivu dopo la sconfitta: "Riparto dal secondo tempo e dalla reazione della squadra"
- 13:34 Kallon: "All'Inter trattato come un figlio, ma che delusioni nel 2002 e nel 2003..."
- 13:19 Napoli, Buongiorno: "Felice per la prestazione di tutti. Giocando come con l'Inter, le vittorie e i gol arriveranno"
- 13:04 Udinese, Padelli torna titolare dopo tre anni: "Vuol dire che mi alleno bene e che ancora ci tengo"
- 12:49 Monza, Nesta pensa alle sfide contro Torino e Inter: "Ci sono ancora punti importanti"
- 12:34 Monza, prima dell'Inter c'è il Torino: esordio da titolare di Palacios sotto la gestione Nesta
- 12:20 Dumfries: "Occasione persa? Penso di no e vi spiego perché. Abbiamo bisogno di Lautaro, negli scontri diretti..."
- 12:05 Repubblica - Pareggio tra Inter e Napoli, al Maradona lo stesso risultato di San Siro: l'equilibrio ha basi molto solide
- 11:51 Feyenoord, Van Persie spera nel recupero di Ueda per l'Inter: "Aspettiamo lunedì"
- 11:37 Condò: "Conte arresta l'emorragia, Inzaghi stenta con i cerotti. I numeri confermano che..."
- 11:22 Napoli-Inter - Il duello Acerbi-Lukaku, Lobotka tuttocampista, il cambio modulo di Inzaghi in corsa
- 11:08 TS - Pari tra Napoli e Inter, l'Atalanta si blocca: lo scudetto resta sospeso
- 10:53 Pareggio anche per il Feyenoord: la squadra di Van Persie non va oltre lo 0-0 casalingo contro il Nijmegen
- 10:39 TS - Infortuni Inter: oggi verranno valutate le condizioni di Dimarco e Calhanoglu. Sommer ha un obiettivo per il rientro
- 10:25 Napoli-Inter, Calvarese boccia Doveri: "Fischia e ammonisce poco. Troppi errori, anche nelle due aree"
- 10:10 Pagelle TS - Bastoni e Dimarco da 7, Correa è un ectoplasma e si prende un 4,5
- 09:55 CdS - Emergenza sulle fasce: a Inzaghi resta solo Dumfries
- 09:41 Pagelle CdS - Thuram e Lautaro in ombra, Dimarco è il migliore
- 09:27 Moviola CdS - Doveri "dimentica" i cartellini. McTominay su Dumfries: era rigore
- 09:13 Capello: "Inter e Napoli: un pari che fa bene a entrambe. Nerazzurri in affanno e in emergenza, i cambi di Inzaghi non mi hanno convinto"
- 08:59 GdS - Dimarco, gol e dolori: Inzaghi spera di averlo in Champions
- 08:45 Pagelle GdS - Bastoni e Dimarco i migliori. I bocciati sono una marea
- 08:30 Moviola GdS - Manca un rigore per l'Inter. Braccio di Dumfries nella figura: nulla
- 08:16 GdS - Inter col fiatone: Inzaghi indenne ma con poca lucidità. E continua l'emergenza