Il presidente del Como Mirwan Suwarso, nel corso della lunga intervista rilasciata a Calcio e Finanza, ha espresso anche la sua visione sul calcio italiano e sulla Lega Serie A: "Il calcio italiano è sottovalutato. Anche il calcio francese lo è, ed è molto sottovalutato. Quello che stiamo facendo a Como lo avremmo potuto fare anche a Bordeaux. A seconda di dove vai, la strategia appare diversa. Il calcio italiano, secondo la mia opinione, è uno sport che ha tantissimo margine di crescita, dal punto di vista calcistico, tecnologico e delle trasmissioni. Ci sono molte opportunità, è un prodotto molto forte a livello nazionale, ma forse non altrettanto forte a livello internazionale, il che significa che c’è solo spazio per crescere. La Serie A, come lega, è piena di persone molto appassionate e coinvolte. Penso che questa sia la ricetta giusta per il successo: bisogna avere persone che sono fortemente coinvolte in questo. A volte si può essere contrari a una proposta, ma collettivamente credo che stiano sempre lavorando insieme verso la crescita. Litigi? Ci sono litigi anche in NBA e in Premier League. È la stessa cosa ovunque tu sia. Ma credo che la Serie A sia più forte, secondo me, perché i proprietari ci mettono davvero il cuore, tutti partecipano alle assemblee".

Serie A che ormai ha un'impronta sempre più straniera, visto che la metà dei club è in mano a proprietà d'oltreconfine: "Spero che tutti gli altri proprietari ci vedano non solo come stranieri, ma spero che ci vedano come uno di loro, che cerca di costruire insieme la lega. Non credo che importi da dove provengano, ciò che conta è ciò che stanno cercando di fare insieme. Se guardi a persone come, ad esempio il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, è un individuo ma pensa come una corporate. Gestisce il suo club con grande successo, probabilmente in modo poco ortodosso e peculiare, ma a livello commerciale è comunque molto astuto. Allo stesso modo, anche i Percassi, proprietari dell’Atalanta, sono molto intelligenti, gestiscono il club come un’azienda. Quindi credo che magari in passato ci fosse uno stereotipo per cui i proprietari guidano i club, ma nell’era moderna credo che molti proprietari di club di calcio stiano iniziando a diventare più corporate". 

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Sezione: News / Data: Sab 08 febbraio 2025 alle 19:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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