La sosta che arriva dopo le tre prime gare di campionato dà la possibilità di fare il primo punto della situazione sulla Serie A. Ecco cosa mette in risalto la Gazzetta dello Sport.

Inter sempre favorita - Anche più di prima. Ha iniziato sbadigliando contro il Genoa, ma quando si è messa a lavorare, ha impressionato: vantaggio con Lecce e Atalanta nei primi 5’. Straripante contro la Dea, una delle squadre più fisiche. Potente, cattiva, forte di un gioco mandato a memoria. Spazzato via il sospetto di pancia piena. Un Taremi in più, Zielinski darà una buona mano. Nessun bisogno di collaudo. Il mercato esige lavoro e pazienza.

Però la Juventus, che ha fatto più mercato di tutti, è partita a razzo - Non poteva farne a meno. Thiago Motta doveva sradicare il calcio che ha trovato e piantare il suo. Lo ha fatto grazie all’appoggio totale della società e a un mercato faraonico, di cui il mister resta il pezzo più pregiato. Ha imposto subito la democrazia del merito, schierando tanti giovani che hanno creato entusiasmo. Ma, come visto con la Roma, il lavoro è ancora lungo. 

Non si può dire altrettanto del Milan - No, qui siamo agli antipodi dell’empatico universo Juve. L’immagine dell’ammutinamento di Theo e Leao al cooling break è lacerante, come quella di Ibra che cala a Milanello con Cardinale per concordare l’esclusione dei due, delegittimando un filo il mister, e poi se ne va in vacanza nel giorno del giudizio: Lazio-Milan. Venduti due capitani (Donnarumma, Tonali) e declassato il terzo (Calabria), il Diavolo ha pochi leader e pochi italiani trascinanti, come ha invece l’Inter. 

Singoli da evidenziare - Per ora è il campionato di Marcus Thuram: capocannoniere con 4 gol, potenza, tecnica. Un uragano. Vlahovic è partito con bello spirito. Citazioni per Retegui, Man, Zapata, Brescianini, Tchatchoua e Castellanos.
 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 03 settembre 2024 alle 09:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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