Ancora veleno su Inter-Napoli. Non bastavano, evidentemente, le parole di Conte prima e De Laurentiis poi. Alla Gazzetta dello Sport, torna a parlare perfino l'ex presidente azzurro Corrado Ferlaino, il quale non si sottrae dalla contesa dialettica. Che poi contesa non è visto che dell'argomento hanno parlato solo tesserati partenopei con l'unica eccezione del breve intervento di Marotta.

Ingegnere, Napoli e Inter, come nel 1988-89.
"Io ancora rosico per quello scudetto e pure per l’altro, quello della stagione precedente. Ma quando vinsero i nerazzurri, ricordo ancora la classifica: primi furono loro, secondi noi, terzo il Milan e quarta la Juventus. Così, in fila".

Napoli e Inter non se le mandano a dire.
"Ci sta, appartiene alle regole non scritte del gioco. E comunque è stato meglio mettere in chiaro che quel rigore fosse assai dubbio".

Al centro del ring, Conte e poi De Laurentiis hanno sistemato il Var e l’utilizzo che se ne fa.
"Avercelo ai miei tempi! Come si fa adesso a sbagliare, con a disposizione la tecnologia?".

Per Marotta è stato giusto concedere quel rigore.
"Non mi scandalizza che lo pensi. Ognuno vede alcune situazioni a modo proprio. Alla fine Calhanoglu l’ha sbagliato, bene così, anzi benissimo".

Dichiarazioni che sanno di “strategia”, da una parte e dall’altra.
"Appartiene alle dinamiche del calcio. Ma adesso c’è assai meno politica rispetto ai miei tempi. Io ero Consigliere Federale, sedevo alle riunioni al fianco di Boniperti e del capo degli arbitri".

E parlava poco.
"Comprendo De Laurentiis, che ha voluto far sentire al suo allenatore la propria presenza".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 15 novembre 2024 alle 11:02 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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