Tifosa sfegatata ma anche capitano dell'Inter Women e figlia e nipote di due leggende del calcio, uno interista, l'altro milanista...parliamo di Regina Baresi, l'attaccante numero 9 che milita nell'Inter Femminile da ben 14 anni. Figlia di Beppe e nipote di Franco Baresi, è un punto d'incontro tra l'Inter e il Milan, un punto che però non si incontrerà davvero mai, perché Regina alla sua Inter ha giurato eterno amore. Ne parla così ai microfoni del Corriere della Sera.

Figlia di Giuseppe e nipote di Franco, capitano dell’Inter donne, qual è il suo più antico ricordo legato al calcio?
“Le foto sulle mensole di casa e San Siro: da quando papà si è ritirato mi ha sempre portata allo stadio. La prima volta ero piccolissima, avrò avuto 5 anni…”

L’episodio che l’ha segnata di più?
“L’arrivo di Ronaldo nel ’97, il momento in cui ho deciso che avrei fatto la calciatrice, con la maglia n.9 come lui”.

Derby del cuore?
“Nessuno in particolare, ne ho visti talmente tanti…”

Come si viveva la vigilia del derby in casa Baresi? Chi somatizzava di più l’attesa?
“Mio papà e lo zio si sentivano al telefono, magari ci scappava la battuta ma erano due grandi professionisti, quindi nessuno sfottò”.

Quanto è importante per tutto il movimento aver dotato la Serie A femminile di un derby milanese grazie alla promozione dell’Inter?
“È stato fondamentale. Uomini o donne il derby è una partita che fa sempre parlare, fosse solo per il gusto di schierarsi”.

Quanto è realizzabile il sogno che le ragazze sbarchino un giorno a San Siro?
“Siamo abituate a campi piccoli e, al massimo, stadi di provincia. Non deve essere necessariamente San Siro, può anche essere uno stadio nuovo purché ci sia un contorno adeguato, un’ambientazione seria e tante persone a vederci. Oggi non abbiamo un seguito così ampio: San Siro sarebbe quasi…sprecato”.

L’Inter Women, alla prima stagione in A dopo la riforma del campionato femminile galleggia a metà classifica.
“È una stagione di transito. La squadra è giovane, c’è un allenatore nuovo (Attilio Sorbi): ci stiamo tutti ambientando, poi cercheremo di gettare le basi per crescere come gruppo e per raggiungere le squadre al vertice”.

Lei gioca in nerazzurro da 14 anni: bandiera come papà e lo zio.
“Ah, io non mi sposto. Davvero non mi vedo giocare con nessun’altra maglia. Con l’Inter sono anche scesa in Serie B: questa maglia è una scelta di vita”.

Pronostico per il derby?
“Guai! Pura scaramanzia”.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 09 febbraio 2020 alle 12:15 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print