Luis Fernando Muriel Fruto. L'ultima intuizione del grandissimo lavoro di scouting fatto dall'Udinese, talento puro che si sta facendo apprezzare nella tosta piazza di Lecce, con giocate da mani nei capelli e gol importanti per la permanenza dei salentini nel massimo campionato. Prelevato dai friulani nell'estate 2010 dal Deportivo Cali, viene poi parcheggiato nella Segunda Division spagnola col Granada (squadra di proprietà della famiglia Pozzo), con la quale totalizzerà sette presenze e zero gol, Muriel si mette in mostra in nazionale con 4 gol nel Mondiale Under 20 della scorsa estate (disputato a casa sua, in Colombia), facendosi conoscere agli occhi del mondo per i 4 gol siglati e uno alla Francia nella gara d'esordio, uno alla Corea del Sud nella terza gara del girone e due negli ottavi di finale contro la Costa Rica, e per le sue giocate in velocità. La vetrina mondiale lo catapulta nel firmamento del calcio italiano e il Lecce non se lo lascia sfuggire, acquistandolo sulla sirena del calciomercato.

Dopo un periodo di ambientamento, il ragazzo, dal carattere niente male, si sblocca a Napoli il 4 dicembre 2011 con un bellissimo gol. Seguiranno altre reti, tra cui la bellissima serpentina, del 21 dicembre scorso, alla difesa nerazzurra per il provvisorio vantaggio leccese a Milano (intanto l'Udinese lo riacquista e lo lascia in prestito nel Salento), e quelle realizzate a Lecce contro il Siena e domenica scorsa a Cagliari. Luis, visto dal vivo, spaventa per la sua rapidità, tanto nel lungo quando nei primi metri, nella capacità di inventare la giocata risolutrice da un momento all'altro, sia essa un dribbling secco, sia essa un'accelerazione bruciante. Cosmi non teme di paragonarlo con Ronaldo, il primo Ronaldo, quello vero, quello che vestiva di nerazzurro, quello che faceva innamorare anche chi tifoso nerazzurro non era. L'ex allenatore del Perugia, il quale con lui usa il bastone e la carota, da vecchio lupo di mare, ha subito annusato l'enorme potenziale, sta cercando di limare i suoi difetti, come l'egoismo (può essere tante volte sano, altre deleterio), la poca cattiveria e lucidità sotto porta, oltre a cercare di insegnarli l'arte dell'aggressività.

Muriel, in un intervista in patria, ha ammesso che grazie a Cosmi sta diventando un attaccante completo, dinamico, cattivo in area di rigore, ma ancora un po' testardo. Basti vedere il gol del vantaggio segnato a Cagliari domenica, diapositiva del suo talento e del suo egoismo: scatta, supera Canini di slancio, vede da solo Di Michele in area (e non lo serve), punta Agazzi e batte a giro col destro. Croce e delizia per i tifosi del Lecce che a lui si appigliano per raggiungere la salvezza. Quest' ultimi forse il prossimo anno rimpiangeranno la mancanza di un talento purissimo, pronto a esplodere nel firmamento del calcio italiano ed europeo.

Il gol segnato all'Inter nel dicembre 2011
Sezione: Consigli per gli acquisti / Data: Mar 28 febbraio 2012 alle 18:27
Autore: Alberto Casavecchia
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