Lautaro Martinez è uno dei 30 finalisti del Pallone d'Oro, la lista allargata: come spiega la Gazzetta dello Sport, si tratta comunque ancora del "minimo sindacale" per uno che ha dominato la Serie A e deciso la Coppa America.

Dopo la stagione passata, Lautaro può sedere senza arrossire allo stesso tavolo dei vari Haaland, Mbappé, Vinicius, Bellingham e compagnia. Annata clamorosa del Toro, diventato cannibale in nerazzurro con la coda latina in albiceleste : la doppia vittoria in campionato e in coppa America è arrivata con annesso doppio titolo da capocannoniere (24 centri in A, 5 nel trofeo in Usa).

Anche perché lui è l'unico diventato protagonista in doppia veste. I due madridisti, ad esempio, hanno fatto faville col club, ma male in nazionale. Idem Rodri e Haaland. Opaco, invece, Mbappé su entrambi i fronti.

La crescita è stata parallela a quella dei nerazzurri, diventati tiranni in campionato e non così lontani dalle migliori di Champions. Non è un caso che nei top 30 oggi ci sarà pure il nome di Hakan Calhanoglu (non Barella) e Yann Sommer sarà pure candidato al premio Yashin di miglior portiere. Lautaro non avrà dalla sua il vento forte che spira sempre da Madrid e neanche l’allure che circonda i discepoli di Guardiola, ma questo Toro brilla come l’oro: adesso lo sanno tutti, è questo che conta secondo la rosea.
 

Sezione: Copertina / Data: Mer 04 settembre 2024 alle 10:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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