Nel corso di Fontana di Trevi, si è parlato a lungo della situazione dell'Inter, partendo dalla crescita di Kristjan Asllani. "Come tutte le cose ci vuole tempo - dice Riccardo Trevisani -. Non sapete i messaggi dopo la Supercoppa. Asllani sta tranquillamente bene a fare la riserva di Calhanoglu. Quando è entrato l'Inter ha fatto 2-0, quindi questo dramma non c'è stato, poi ha perso palla con un fallo sul 2-1 e si è addormentato sul 3-2. E quindi è una sega? Chi ha fatto il lancio di 60 metri a sventaglio per Lautaro a Venezia? Mio zio o Asllani? Il problema è che su ogni cosa si boccia o si salta su un microfattore. Per me è un buon giocatore, non è Calhanoglu".

"Si torna sempre allo stesso discorso delle due squadre - prosegue Trevisani -: se giocano gli altri undici non è la stessa cosa. Anche prendendo le alternative migliori: Bisseck, Carlos Augusto, Frattesi, Zielinski e Taremi, non sono Pavard, Dimarco, Barella, Mkhitaryan, Lautaro. Finito. Dicono che quando fai i cambi peggiori: e ti credo... I continui infortuni di Calhanoglu? Dimostrano che bisognerebbe cercare di recuperare bene. prima di tornare".

Nell'analizzare la vittoria di Venezia, invece, Trevisani prende un giocatore simbolo. "Darmian è sempre pronto, umile, a disposizione, tappabuchi ovunque con un atteggiamento enorme. L'Inter è stata Darmian, una partita di umiltà: prima, durante e dopo. Viene dalla Supercoppa persa, un uragano dallo 0-2 al 3-2, c'erano le condizioni per impazzire. In più venerdì si fanno male Bisseck e Mkhitaryan, ha fuori mezza squadra ed è una partita in cui vincere è l'unica cosa che conta. Va a Venezia privandosi anche di Thuram, che avrebbe potuto giocare, nonché di Dimarco. Gioca veramente con la seconda squadra e vince con umiltà, con un gol di Darmian su una giocata eccezionale sia di Asllani che di Lautaro. Poi si mette nella condizione di fare il 2-0, ma verso il 90' va alla bandierina. Sa che è una settimana cruciale e l'Inter l'ha affrontata con grandissimo atteggiamento. La vittoria conferma che l'Inter non ha problemi, se c'è da andare a vincere con calci, sputi, pugni, con un palo di Busio, con un po' di "busio", lo fa e questo fanno le grandi squadre".

Si comincia già a guardare a Inter-Bologna e agli avversari più forti. "Dominguez è forte ed è cattivo, come Castro - dice Trevisani -. Continuo a non apprezzare Dallinga, tra lui e Castro ci sono svariate categorie. Ma la squadra si è mentalizzata bene con l'allenatore, dopo un avvio complicato. L'Inter ha un vantaggio: qualche ora di riposo di più e soprattutto il Bologna non avrà Lucumi squalificato e l'Inter mette dentro Thuram e Dimarco che sono riposati. Qualcuno recupera, si presenta un po' meglio di qualche giorno fa. Sono recuperi molto importanti quelli tra oggi e domani".

Capitolo mercato: "Pellegrini ha caratteristiche molto simili a Mkhitaryan, meno verticale nelle accelerazioni ma il talento ce l'ha. Inzaghi lo stima ma credo sia un'operazione infattibile a 6 milioni di stipendio. Ci devono pensare bene i calciatori a farsi fare contratti così, in questo calcio meno ricco, perché poi rischi di trovarti come Vlahovic o Osimhen. Frattesi? Penso rimarrà, perché 45 milioni di euro è una cifra folle. Ci compri gente più sostanziosa di Frattesi e soprattutto se l'ha pagato 35 e fa un anno e mezzo di panchine, come può costare 10 milioni in più? Fossi la Roma mi presenterei con soldi o contropartite ma si tratta a 30". Infine Donnarumma. "Può lasciare il PSG? Sì. All'Inter serve un portiere alto? Sì. Anche se hai Josep Martinez, se puoi arrivare a Donnarumma lo dovresti fare. Qualsiasi squadra, a parte il Milan... Costa, ma se lo puoi prendere a parametro zero... A lui piacerebbe andare via dal PSG, dopo un po', se poi è l'Inter, il Bayern Monaco, il Real Madrid, la Juventus. Non ha bisogno in A solo chi ha Maignan, alle altre va bene ovunque".

Sezione: Copertina / Data: Mar 14 gennaio 2025 alle 11:30
Autore: FcInterNews Redazione
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