Torna a parlare Paulo Sousa e lo fa alla Gazzetta dello Sport, soffermandosi anche al momento dell'Inter campione d'Italia.

Sousa, l’Inter è la più forte?
"Senza dubbio. E le dico di più: ha il potenziale per fare quello che ha fatto la Juventus".

Cosa intende?
"Vincere un filotto di scudetti consecutivi e dominare in Italia. I bianconeri sono arrivati a nove, i nerazzurri non sono da meno. Hanno il passo, la mentalità, le idee, la dirigenza giusta, una rosa di campioni e soprattutto l’allenatore. Inzaghi ormai è una certezza in Europa".

Cosa la convince di lui?
"La calma nel gestire la pressione. In questi anni è sempre stato costretto a vincere, ma alla fine è riuscito a centrare lo scudetto. Tra Fiorentina e Salernitana l’ho sfidato cinque volte, e sono state tutte belle partite. La sua struttura è sempre stata la stessa. Sono cambiati solo i protagonisti".

E lui com’è cambiato?
"Tra comunicazione, stile di gioco e gestione del gruppo è diventato molto più completo. Da un punto di vista tecnico, inoltre, c’è poco da dire: ha il centrocampo migliore d’Italia".

Il punto forte dei nerazzurri.
"Il bello è che puoi studiarlo quanto vuoi, analizzarlo a fondo negli interpreti e nel gioco, ma alla fine uno di quei tre trova sempre il modo di fregarti. Non riesci mai a leggerlo. E in estate hanno aggiunto anche Zielinski, che ho allenato quando guidavo la Polonia. In mezzo sa fare tutto. È una riserva di lusso, di grande livello. E si è aggiunto Taremi. Insomma, solo l’Inter può perdere questo scudetto".

Singoli. Cos’ha Calhanoglu in meno di Rodri?
"Il gioco aereo, poi ha tutto. E dopo di lui non ha rivali".

Lautaro è da Pallone d’oro?
"Capisco la sua ambizione. Parliamo di un centravanti che ha numeri incredibili, campione d’Italia e del Sudamerica da capocannoniere. Se vincesse la Champions, forse sì…".

Sezione: Copertina / Data: Dom 08 settembre 2024 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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