Il quarto di finale di Champions League tra Inter e Bayern Monaco avrà un sapore speciale per Karl-Heinz Rummenigge, storicamente legato ai due club visto anche il passato da calciatore. Il tedesco, attuale membro del consiglio direttivo dei bavaresi, affronta l'argomento nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera partendo proprio dal doppio scontro in Europa: "Sono le mie due squadre del cuore e non sono molto felice di questo quarto. L’idea che una delle due debba uscire non mi piace: preferivo sfidare l’Inter in finale".

Il Bayern ha il 5° fatturato, l’Inter il 14°: Kompany ha più pressione di Inzaghi?
"La pressione è su tutti e due e l’Inter ha tanta voglia di vincere. Ero a Istanbul e l’ho vista con il City, un club che ha un fatturato più alto anche del Bayern: ma in determinati momenti non conta molto".

La finale a Monaco è una motivazione in più per voi?
"Sì, tutti sognano di tornare a giocarla in casa, dopo aver perso nel 2012 col Chelsea ai rigori. Da dirigente è stata la sconfitta più pesante".

Cosa hanno in comune Lautaro e Kane?
"Sono molto importanti per la loro squadra, due leader. Ma come giocatori sono diversi, Kane è la classica prima punta, Lautaro secondo me è più una seconda punta: molto bravo, molto utile, mi è sempre piaciuto e l’ho apprezzato in Qatar. Nell’Inter è lui che fa la differenza".

Cos’ha di speciale Olise, nuova stella del Bayern?
"È stato un acquisto molto azzeccato, perché non era molto conosciuto. È completo, gioca ala destra, è molto veloce, abile nel dribbling e nel tiro di sinistro. Sta facendo gol e assist importanti".

Calhanoglu è sempre il vostro interista preferito?
"Non è vero che l’estate scorsa lo abbiamo cercato. E al 100% in quel settore non pescheremo nulla: abbiamo Kimmich che ha prolungato, Pavlovic, Palinha, Goretzka, Laimer, Guerrero".

Domani c’è Atalanta-Inter. La grande differenza tra i nerazzurri e il Bayern è la lotta per il titolo, molto più equilibrata in Italia visto che Napoli e Atalanta sono vicine e non hanno più le coppe?
"Essere impegnato su tutti i fronti non è uno svantaggio, perché ti aiuta a tenere sem- pre alto il ritmo e la concentrazione. Quando qui c’era Guardiola avevamo 20 punti sulla seconda e siamo usciti in semifinale con il Real. Il Bayern adesso si è permesso di perdere in casa col Bochum e non deve succedere".

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Sezione: Copertina / Data: Sab 15 marzo 2025 alle 11:05
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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