Un’estate fa, l’Inter era stata clamorosamente annoverata tra le potenziali pretendenti all’acquisto di Kylian Mbappé dopo la rottura insanabile con il Paris Saint-Germain. Uno strappo che aveva spinto qualcuno a credere che l’asso francese avrebbe lasciato subito il club parigino per farsi un anno in prestito in un top club prima di prendere casa definitivamente al Real Madrid. Una delle tante bombe di mercato sganciate dai media italiani e internazionali nell’era Suning, otto anni in cui i tifosi nerazzurri hanno letto o sentito di accostamenti che neanche in un videogioco manageriale.

In principio fu Luka Modric, il futuro Pallone d’Oro 2018, che il club milanese, proprio nell’agosto di quell’anno, "voleva prendere senza pagare un euro", come da accusa diretta del presidente Florentino Perez. Poi, nel 2020, fu la volta di Lionel Messi, il più forte di tutti, la cui sagoma compariva sul Duomo nella locandina realizzata dal canale PPTV per Inter-Napoli. 'Il miracolo a Milano' a cui i fan della Beneamata vollero credere per qualche giorno, compreso quel Massimo Moratti che, in cuor suo, covava la speranza di vedere realizzato un sogno che lui non aveva mai potuto concretizzare per i noti motivi spesso rievocati. "Immagino che l'Inter abbia già provato a portare Messi a Milano. Ho visto quella pubblicità di Suning con la sagoma dell'argentino in Duomo e questo mi fa pensare che sia già stata presa un'iniziativa. E se no, penso che lo faranno presto", disse all’epoca MM intervistato da AS.

Previsione del tutto sbagliata, quella dello storico patron dell’Inter che, pur vivendo da fuori la realtà cinese, più di qualche contatto con Steven Zhang lo ha avuto nel corso degli anni. Non è mai stato facile, in effetti, capire le vere intenzioni di Suning. Dal giorno zero fino a quello dell’addio, prima del quale si inseguivano i rumors sulla presunta data in cui Pimco avrebbe dato il via libera al finanziamento da 435 milioni di euro per ripagare il debito da 395 milioni. Il resto è storia di due mesi fa, quando l’ex presidente scriveva di suo pugno una lettera di commiato all’Inter ben più lucida di quella con cui lo stesso lamentava "minacce legali da parte di Oaktree" che avevano esasperato i suoi sforzi di tenere la società. Nel testo si faceva cenno alla "mancanza di un coinvolgimento significativo" da parte del fondo di californiano. Che, proprio nelle ultime ore, ha ceduto la quota di maggioranza del club francese del Caen al fondo di investimento fondato da Kylian Mbappé, Interconnected Ventures..

Ecco che in questa storia circolare torna Mbappé, ma in altre vesti, e non si parla della mitica camiseta blanca che indosserà al Bernabeu tra poche settimane. Qui parliamo dello Mbappé imprenditore che, curiosamente, si lega a livello mediatico a Suning come un anno fa, almeno per le notizie che riguardano il mondo Inter. Il colosso di Nanchino, stando alla clamorosa indiscrezione giunta ieri dal lusitano Zerozero.pt, sarebbe, infatti, pronto a tornare nel calcio europeo mettendo sul piatto 80 milioni di euro per rilevare il Portimonense, club della seconda divisione portoghese. Una notizia controversa, in pieno stile Suning.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 01 agosto 2024 alle 00:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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