"Un segnale decisivo". Nel pezzo scritto per La Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi sintetizza così l'importanza del rinnovo di Lautaro Martinez con l'Inter: "Si era già creato un tam tam che non mi piaceva, quindi la decisione di Lautaro di rinnovare con l’Inter è fondamentale per lanciare il nuovo corso di Oaktree, ma pure per gasare tutto l’ambiente nerazzurro. Anche perché il Toro percepirà comunque un fior di stipendio, ma altrove avrebbe potuto prendere anche di più. E sappiamo quanti colleghi in passato sono stati guidati dalla fame di denaro".

Secondo lo Zio, insomma, "Lautaro ha capito quanto l’amore di tifosi e compagni fosse un propellente unico. Sicuramente avrà avuto un peso anche il feeling suo e della moglie per Milano, ma la scelta è anche tecnica. Lui sa che con l’Inter può vincere ancora tanto, mentre l’Inter sa di poter contare su un capitano vero. Perché in passato, quando viveva un momento no in cui non segnava, lo si vedeva più nervoso, quasi intristito. Nella stagione appena conclusa invece, anche nei passaggi di difficoltà (tra fine febbraio e il 10 maggio è rimasto senza segnare), aveva un atteggiamento completamente diverso. Si vede che ora sente questa leadership, che lotta sempre, lavora per la squadra, aiuta i compagni con grande personalità". 

In un altro passaggio Bergomi applaude anche l'atteggiamento del Toro: "Non lo conosco abbastanza bene per sapere come si comporta all’interno dello spogliatoio, ma Lautaro in campo ha onorato la fascia sia con le prestazioni sia con i gesti. Di sicuro il gruppo Inter ha funzionato alla grande, anche chi ha giocato poco - penso in primis a Frattesi - non ha mai fatto mugugni e polemiche. In tutto questo credo ci siano dei meriti anche del Toro, che è una guida. Quindi la notizia del rinnovo è decisiva per avviare al meglio il progetto legato alla nuova proprietà. Senza dimenticare che a breve prolungherà anche il vice capitano: Nicolò Barella. Altro ragazzo che è cresciuto molto pure nell’atteggiamento. Un tempo lo vedevi lamentarsi, allargare le braccia verso i compagni. Ora invece è più sereno e la sua grandezza è dimostrata anche dalla capacità di sacrificarsi in fase difensiva, cosa che gli è costata qualche gol in meno, per garantire gli equilibri di una squadra che, facendo pochi “uno contro uno”, deve portare tanti uomini oltre la linea della palla. Esponendosi così al rischio delle ripartenze avversarie. Come successo spesso nel 2022-23. Anche lui è fondamentale per questa squadra".

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Sezione: Focus / Data: Sab 01 giugno 2024 alle 09:54
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print