Bastoni, Dimarco, Frattesi e... Barella. Dopo l'Europeo disastroso in estate, l'Italia di Luciano Spalletti è ripartita alla grande in Nations League, dominando fin qui il girone con Belgio, Francia e Israele in attesa dell'ultima partita in programma domani sera a San Siro contro la Nazionale di Thuram e Pavard.

Nicolò Barella non ha preso parte alle prime sfide post Europeo per un infortunio e poi per un'operazione al naso programmata da tempo, ma contro il Belgio è tornato in campo in un'insolita posizione da trequartista, disegnando calcio. Spalletti non può rinunciare ad uno come lui. Così come non può rinunciare ai mancini di Bastoni e Dimarco. Se il primo finalmente è stato schierato come braccetto sinistro contro il Belgio, complice anche l'infortunio di Calafiori e l'exploit in maglia Napoli di Buongiorno, il secondo è stato assoluto protagonista del cammino azzurro in Nations League con prestazioni da urlo.  Così come è stato da urlo il cammino anche di Frattesi. Il centrocampista nerazzurro resta il miglior marcatore dell'era Spalletti e la Nazionale resta un'arma da sfruttare per mandare e lanciare segnali a Inzaghi.

Il ct azzurro, dopo diversi esperimenti falliti, ha capito di dover puntare sul blocco Inter e soprattutto sul 3-5-2 o nel 3-5-1-1. Quello che in tanti invocavano in estate durante l'Europeo. Ma il tempo a disposizione era fin troppo poco, la condizione fisica era quella che era. Ora invece la Nazionale sembra avere un progetto tra le mani giovane e bello da vedere in campo. Con la Francia bisogna chiudere in bellezza. E quale miglior stadio se non San Siro per vedere il blocco Inter trascinare ancora una volta l'Italia? 

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Sezione: Focus / Data: Sab 16 novembre 2024 alle 21:00
Autore: Raffaele Caruso
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