Carlo Cottarelli parla a La Repubblica della situazione di San Siro, convinto che l'idea di una ristrutturazione sia ancora possibile. Esempio: il Real Madrid. "Loro stanno ristrutturando il caro e amato stadio. Sarà un Bernabeu completamente diverso, rimesso non a nuovo, di più. Ma sempre il Bernabeu. Non lo lasciano. Se lo fa il club più importante al mondo...", afferma.

"Non ho parlato con le società quindi non so il vero motivo di questa loro presa di posizione - dice Cottarelli -. Però io do il mio giudizio da tifoso che ascolta anche gli altri tifosi. E io continuerei ancora a valutare l’ipotesi di ristrutturare il San Siro attuale. È una casa, la casa di interisti e milanisti. C’è appena stato un progetto che ha messo nero su bianco la possibilità di fare lavori a campionato in corso. WeBuild è una società seria, lavora in tutto il mondo, se loro dicono che si può fare vuol dire che la possibilità c’è. Talvolta ci vuole il coraggio di guardare al di là dell’immediato. Perché la storia ha sempre un valore".

L'alternativa, comunque, è che lo stadio rimanga almeno in zona San Siro. "Il posto è importante per il valore, economico ma soprattutto affettivo. Uno stadio nuovo lì con qualcosa del San Siro attuale poco distante darebbe tutto un altro senso all’operazione. È una questione di business ed è legittimo, sia chiaro. Ed è quello che non ha il San Siro attuale: mancano spazi commerciali, non c’è la possibilità di organizzare convegni e avvenimenti al chiuso. Le società devono diventare sostenibili economicamente e lo stadio è un elemento imprescindibile da questo punto di vista".

Il sunto porta sempre dalla stessa parte, per Cottarelli: ristrutturare il Meazza oppure "ovviamente si deve rimanere lì accanto, sempre San Siro. Poi, se il Milan vuole andare a San Donato, ci vada pure, l’Inter no".

Sezione: Focus / Data: Mer 06 novembre 2024 alle 10:06
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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