"Il nome 'Curva Nord' sparirà per sempre dalla balaustra di San Siro" fa sapere il Corriere della Sera che riporta un estratto di conversazione tra alcuni esponenti del secondo anello verde all'indomani della riunione tenutasi al Baretto due giorni fa. "Perché più che un gruppo di tifosi 'identifica' una 'associazione per delinquere aggravata dall’agevolazione mafiosa'", motivo che avrebbe spinto la questura a vietare l'esposizione dello striscione che "inevitabilmente rimanderebbe al gruppo Beretta-Ferdico-Bellocco". Inizia dunque un nuovo corso per la frangia di tifo più calda dell'Inter, come la Nord stessa spiega zelantemente, proprio in relazione alle indiscrezioni circolate, nel comunicato diramato qualche ora fa (LEGGI QUI) che sancisce un ritorno al passato che al contempo rompe in maniera netta con il passato più recente, quello che i nerazzurri oggi assicurano non vorranno "mai più" perseguire.

Sul fronte Milan, invece, il confronto tra i gruppi rimasti è ancora da avviare, spiega ancora il Corsera che sottolinea come in questi anni sia stata centrale la leadership dei fratelli Lucci, mai messa in discussione, oggi però in manette. Anche in questo caso "la parola d’ordine è rottura totale con il passato. In questo senso vanno gli oltre 80 nuovi Daspo (fuori contesto) che il questore Bruno Megale sta per firmare per altrettanti tifosi interisti e rossoneri".

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Sezione: Focus / Data: Sab 05 ottobre 2024 alle 12:15
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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