Le continue critiche di alcuni, e in particolare le osservazioni tattiche di Arrigo Sacchi, non scalfiscono le convinzioni di Simone Inzaghi. E oggi la Gazzetta dello Sport sottolinea come i numeri siano dalla parte del tecnico nerazzurro, protagonista nell'Inter di un piacevole "calcio europeo".

"Inzaghi potrebbe appoggiarsi ai numeri per dimostrare il contrario. Perché non si arriva in finale di Champions League per caso, tanto meno affidandosi solamente alle individualità - si legge sulla rosea -. Peraltro lo stesso Sacchi, appena la scorsa estate, disse sempre dell’Inter: «I nerazzurri devono evolversi sul piano del gioco, cosa che mi auguro avvenga soprattutto in chiave europea». L’Inter in Europa è stata già protagonista. Lo è stata prima di Istanbul. E anche a Istanbul, di fronte a Guardiola, in una partita in cui avrebbe meritato un risultato diverso. Giusto per citare un dato di quella notte: la squadra di Inzaghi è arrivata al tiro dentro l’area 9 volte, gli inglesi 5. Sacchi ha messo in parallelo il gioco di Pioli con quello di Inzaghi. I dati dello scorsa Champions raccontano che i nerazzurri, in media, hanno tirato 39 volte a partita, contro i 37 dei rossoneri. Per la verità, dribblando molto meno del Milan, arrivando al gol in maniera corale. Anzi, la lacuna che ha provato a colmare questa Inter sul mercato era proprio quella legata all’assenza di giocatori in grado di creare superiorità numerica, grazie a una giocata individuale".

Ma questa è solo una piccola parte dei dati che si possono leggere sull'edizione odierna della Gazzetta. Ad ogni modo, la tesi è palese: i numeri - se proprio si fa fatica a interpretare correttamente la visione dei match - confermano come l'Inter sia tutt'altro che una squadra basata sulle individualità e che gioca un calcio attendista. 

Sezione: Focus / Data: Mar 03 ottobre 2023 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print