"Quest'anno la difesa nerazzurra fa acqua da tutte le parti"... Stufo di sentirsi rinfacciare questa semplicistica, dunque grossolana, "vox populi" - non a caso, nel novero dei detrattori mancherebbero solo il Divino Otelma e la casalinga di Voghera... - pare che Simone da Piacenza si sia proprio spazientito. E per porre rimedio a questa "indicibile minzione" - ripristinando l'"ermeticità" del reparto arretrato nerazzurro - allo scrivente piace pensare che il tecnico non avrebbe trovato miglior soluzione che quella di sciropparsi le opere più insigni dei principali poeti ermetici nostrani: da Montale a Quasimodo, da Saba ad Ungaretti. Onde acquisire qualche utile ispirazione per rendere OSCURE e COMPLESSE le vie del gol altrui. Giusto sulla falsariga delle identiche impronte che caratterizzano quelle composizioni letterarie. Vedi mai, chessò, che la famosa poesia di Quasimodo "Ed è subito sera" potesse, magicamente, trasformarsi da riscontro orario domenicale sul terreno dell'Olimpico a suggerimento per qualche titolista nelle aperture sportive del lunedi mattina. Del tipo: "Ed è subito serrata" (la retroguardia nerazzurra). Oppure che un'altra lirica di Quasimodo ("Imitazione della gioia") potesse trasfigurarsi nella "Limitazione di Dybala" riuscita sperabilmente alla difesa interista. Od ancora che il sonetto di Montale "Ossi di seppia" potesse declinare in un mezzo canto funebre romanista dal titolo "(Giallo)rossi di rabbia: che si sappia!" Od infine che l'esplicita poesia di Saba "Goal" fosse ideale per confermare, tel quel, la vocazione offensiva dell'Inter.

Non a caso - citando Wikipedia - "Goal è una poesia in endecasillabi sciolti", proprio come gli undici titolari "sfusi" proposti da Simone Inzaghi. "Riserve a chi?", "Titolari aggiunti de che?", "Panchina lunga, ma quale?" sono le esclamazioni più ricorrenti all'interno della rosa nerazzurra. Con il "demone" di Piacenza che, si immagina, abbia allora fatto una vera e propria full immersion letteraria durante l'ultima sosta per le nazionali. Restando altresì convinti che Simone voglia proprio che i vari competitor sappiano - soprattutto "i trionfatori" (T. Motta, Fonseca e Conte) dei vari anticipi con vittorie raffazzonate che financo Allegri non indugerebbe a sbeffeggiare come "di corto muso" - che lui non lascerà niente di intentato pur di dare seguito alla 2a stella nerazzurra. Perché va bene limitare (italianamente) i danni, ma in fondo per vincere le partite basterebbe solo segnare un gol in più degli avversari, applicando in tutta fedeltà uno dei principi base del gioco offensivo zemaniano.

A proposito: un grosso in bocca al lupo a Zdenek!

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 21 ottobre 2024 alle 16:54
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print