Sviluppo energico, e dove trovarlo! Sicuramente nella prova dell'Inter al Via del Mare. I nerazzurri entrano in campo con vigore e dinamismo, certificando il proprio status senza perdere nemmeno un secondo di troppo. Il Biscione corre forte e l'ingrediente identitario è il solito: ricerca degli spazi. I due cioccolatini da scartare li serve Thuram, che prima decide di scartare Baschirotto con grande facilità, poi mette al centro per Frattesi un pallone agile agile. Il vantaggio è buono, il bis della mezzala classe '99 viene annullato per offside. Tranquillità e serenità sono funzionali allo sviluppo esecutivo. Così l'Inter tiene la barra dritta, fornendo il valore aggiunto dell'agonismo e approfittando delle sbandate (nemmeno troppo velate) degli avversari. Il precetto cinico è sempre lo stesso: tutte le pedine devono sentirsi importanti e Frattesi gioca un primo tempo di livello, dimostrando di saper farsi trovare prontissimo.

CINISMO APPLICATO? NON È FISICA. Il manifesto del cinismo applicato non è Fisica, ma atto pratico concretizzato dai nerazzurri. Il lato tecnico è sempre quello pregiato, far girare la macchina molto bene è un'illuminazione costante. D'altronde Giampaolo ha deciso di preparare la partita sulle sembianze di pioliana memoria, aggredendo in fase di possesso e lasciando varchi molto aperti per le discese interiste. Un atteggiamento galeotto? I salentini ci provano, ma vengono puniti dall'ottima qualità degli interpreti. Lo sviluppo esecutivo della prima frazione è quasi un'illuminazione della manovra per tagliare in due (come il coltello nel burro) la retroguardia del Lecce, che si muove molto male e non fa quasi nulla per nascondere difetti evidentissimi. Se poi un pallone vagante lo consegni a Lautaro, ecco che c'è il rischio (come è infatti accaduto) di raccogliere il pallone nel sacco. Il Toro si sta ritrovando e ha messo a segno una rete di pregevole fattura per potenza e precisione tecnica.

I CIOCCOLATINI DELLA THULA E I COLPI DI CLASSE. L'aria del Salento scatena le rampanti pedine interiste, che nel secondo tempo travolgono la formazione di Giampaolo. Che, però, parte bene provando ad aggredire il Biscione, senza però riuscire a sorprenderlo. Risvegliare l'attacco è il principio codificato dai giallorossi, ma la retroguardia interista si difende con ordine. Lautaro dà del tu al pallone con un soffice colpo di tacco che manda Dumfries in gol (sinistro potente e ben indirizzato), così Frattesi si conquista il rigore che viene fatto calciare a Taremi. I cioccolatini della Thu-La: Thuram nella prima frazione scandaglia dolci operazioni, Lautaro rifinisce per Dumfries. Qualità e sostanza si uniscono. Le pulsioni interiste si alleggeriscono e Inzaghi può effettuare qualche cambio conservativo o riparatorio di gialli rischiosi (leggasi Dumfries). Equilibrio difensivo intatto, i minuti finali del confronto sono pura formalità in quell'universo armonico che ieri sera si è nuovamente manifestato. Accensioni e spegnimenti, a seconda delle contingenze. Pratica archiviata in agilità con il secondo poker al Via del Mare: ora il Monaco, poi il derby. Di certo l'Inter ha risposto presente alla vittoria del Napoli.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 27 gennaio 2025 alle 08:00
Autore: Niccolò Anfosso
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