Da Sparta a Lecce, 5 gol fatti e zero subiti. Un'altra settimana che ci lasciamo alle spalle, un'altra settimana con il doppio impegno, un'altra settimana superata con il bottino pieno. Impossibile davvero rimproverare qualcosa a questa squadra. E' la stagione più lunga della storia dell'Inter. Iniziata ad agosto, terminerà a luglio negli States. Siamo al 27 gennaio, abbiamo perso una Supercoppa che avevamo tra le mani, ma siamo potenzialmente primi in campionato, nella top 8 della Champions League e ai quarti di Coppa Italia.

Solo il Liverpool tiene il passo dell'Inter. La squadra nerazzurra, rispetto alle altre big d'Europa che puntano alla vittoria della Champions League, ha l'handicap che la sua diretta rivale in campionato non gioca le coppe europee. Non è certamente colpa di Conte se il Napoli lo scorso anno non è riuscito a qualificarsi neppure in Conference League, ci mancherebbe. Ma allo stesso tempo non può essere trascurato come vantaggio.

A differenza di quello che molti sostengono sulla carta stampata e in giro nei salotti televisivi, l'Inter non è strafavorita per lo scudetto e non è assolutamente obbligata a vincere lo scudetto. Questo non è corretto dirlo, Antonio. La verità è un'altra. L'Inter ha come obiettivo quello di vincere lo scudetto, di vincere la Coppa Italia e di vincere la Champions League. Perché così è che si ragiona in una grande società. Il Napoli ha un grande vantaggio, quello di poter pensare ad una sola partita e di prepararsi nel migliore dei modi all'unico appuntamento settimanale della sua stagione. Le due vittorie contro Atalanta e Juventus arrivano grazie ad una super prestazione nella ripresa, a discapito delle due avversarie impegnate in un'altra partita nella stessa settimana (Atalanta nel recupero contro la stessa Juve e Juve in Champions con il Club Brugge). Non è assolutamente un caso. 

E nonostante questo l'Inter è lì a ribattere colpo su colpo, con il peso di un asterisco e con la pressione di essere la squadra Campione d'Italia che deve difendere il titolo. Conte lo sa e cerca di scaricare tutta la pressione. Ma noi lo conosciamo bene e non molliamo. Neppure per i tanti infortuni accusati nell'ultimo periodo. Perché? Semplice. In panchina abbiamo un fenomeno, il più veloce della storia a raggiungere quota 200 vittorie in Serie A. In attacco ne abbiamo altri due. In mezzo al campo ce ne sono poi tanti altri. 

L'Inter da fine settembre ad oggi ha vinto 13 partite e pareggiato solo due volte in campionato. Nelle ultime 8 trasferte ha sempre vinto senza subire mai gol. E lo ha fatto anche con episodi arbitrali che aprirebbero a veri retropensieri. Ma questa Inter ad oggi è più forte di tutto e tutti. E così la corsa verso quello che potrebbe essere il 21esimo scudetto della storia, potrebbe addirittura diventare tanto bella come quella verso la seconda stella. Tra pochi giorni inizia la vera guerra. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 gennaio 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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