Inter e Milan, avvalendosi di una squadra di 50-60 persone, fra consulenti, ingegneri, progettisti, dirigenti dei club e dei fondi di Oaktree e Redbird, sono pronti a presentare al Comune di Milano il progetto del nuovo San Siro, con l'obiettivo di arrivare entro un paio di settimane a definire i documenti da consegnare a Palazzo Marino. 

E' quanto svela nella sua edizione online il Corriere della Sera, in un articolo in cui si precisa che il nuovo impianto da circa 71.500 posti, di cui 13mila dedicati alla cosiddetta hospitality, dovrebbe sorgere, nelle idee del club, dove oggi si trovano i parcheggi del Meazza, con un orientamento perpendicolare rispetto all’attuale struttura. Stando alle prime bozze del progetto, l’accesso allo stadio dovrebbe avvenire attraverso un 'podio, una struttura coperta che attornierà l’impianto, sostituendo cancelli e tornelli. Il design non è ancora stato definito, ma è possibile che torni in auge lo studio Populous in tal senso. L'idea su carta, poi, procedure amministrative e ricorsi al Tar permettendo, dovrebbe materializzarsi verso l'inizio 2027, concludendosi tre anni dopo. Con annessa demolizione parziale della Scala del Calcio, destinata a diventare un museo-memoriale, con la conservazione di una parte della Curva Sud e della tribuna alla sua destra così da creare una sorta di anfiteatro dove potrebbero sorgere altre attività. 

Nelle zone limitrofe, invece, potrebbero sorgere anche le nuove sedi delle società e un albergo, strutture la cui collocazione non è ancora stata decisa. Per il resto, l’area di 280 mila metri quadri sarà occupata da spazi commerciali e da parchi. Si prevede, in particolare, che sorgano 55 mila metri quadri di zone verdi distribuite, mentre i parcheggi dovrebbero essere tutti sotterranei.

L’investimento complessivo, come peraltro anticipato recentemente dal sindaco Beppe Sala, dovrebbe attestarsi fra il miliardo e il miliardo e mezzo di euro. Cifra in parte finanziata dai fondi proprietari, ma soprattutto da prestiti concessi dalle banche statunitense Jp Morgan e Bank of America, e un istituto italiano, Banco Bpm, tre enti con cui sono già stati avviati i contatti.

Questo il quadro tratteggiato dai colleghi del Corsera, che concludono il pezzo precisando che il Milan tiene ancora in piedi l’ipotesi di costruire un proprio impianto a San Donato, se l’iter burocratico milanese dovesse andare troppo per le lunghe. Anche se nella riunione di venerdì scorso, la Regione Lombardia avrebbe suggerito ai rossoneri di focalizzarsi sull'idea di condividere lo stadio con l'Inter, accantonando per il momento le procedure autorizzative e amministrative per il progetto San Donato. 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 11 febbraio 2025 alle 11:30
Autore: Mattia Zangari
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