Thohir torna a Milano e annuncia acquisti per fare grande la nuova Inter in 2-3 anni, dando anche l’età media che dovrà avere la sua squadra: 26,5, o giù di lì (il tycoon è stato fin troppo preciso). Tra una riunione finanziaria e una di marketing il presidente troverà di sicuro il tempo per un summit di mercato.

L’Inter si muove sui rinnovi (Palacio a un passo dal prolungamento fino al 2016, con opzione per l’anno successivo) e alla ricerca di parametri zero (Sagna su tutti, ma Evra non è uscito del tutto dai radar), con massima attenzione ai possibili colpi, soprattutto in mediana. Il centrocampo, zona nevralgica del gioco, è il reparto fondamentale per l’equilibrio di una squadra vincente e dove serviva/serve un ricambio generazionale. 

Per ora Thohir, sotto richiesta di Mazzarri, ha sopperito al problema della mancanza di gioco e tecnica in mezzo al campo con l’acquisto a gennaio di Hernanes. Un investimento importante, fuori budget, anticipato per dare la scossa all’ambiente. Dal Profeta ripartirà il progetto e già si vedono i frutti in campo, con il gioco che risulta decisamente più fluido e con più varianti. 

Dall’altra parte ci sarà ancora Fredy Guarin. Il colombiano ha vissuto una telenovela a gennaio, prima il Chelsea (richieste troppo elevate a Mou, che non era convintissimo del suo profilo) e poi la Juve, a un passo. Alla fine l’ex Porto è rimasto, con in sospeso una promessa di rinnovo con adeguamento fatta la scorsa estate e ribadita alla chiusura della sessione invernale. Lui ha dichiarato che resterebbe a vita in nerazzurro, dall’entourage filtra grande ottimismo, tanto che l’agente è in arrivo in Italia tra sabato e domenica. Un incontro in agenda per chiudere, possibilmente, la pratica rinnovo e prolungare il rapporto coi nerazzurri fino al 2017. 

Rinnovo in corso anche per Ricky Alvarez, trequartista diventato mezz’ala con Mazzarri. Dall’Inter hanno apprezzato la crescita dell’argentino che tratta il prolungamento (l’attuale scadenza è il 2016), ma per ora c’è distanza tra richiesta del giocatore e offerta del club. Ricky guadagna intorno a un milione a stagione e ha chiesto almeno il doppio per firmare il nuovo accordo. Non c’è fretta per mettere tutto nero su bianco, ma resta un intoppo noioso che potrebbe far slittare la trattativa fino in estate, dopo il Mondiale. Si parla del Borussia fortemente interessato, ma pare più una mossa per velocizzare la pratica con l’Inter (senza escludere un apprezzamento, ma nessuna idea concreta dalla Germania). 

Tre giocatori importanti che resteranno nell’Inter del futuro, ma restano grandi dubbi su chi si posizionerà davanti alla difesa nella prossima stagione. Un profilo fisico, che possa dare quantità, ma far ripartire l’azione, coprendo le scorribande di Hernanes e Guarin, non perfetti in fase difensiva. Davvero l’ago della bilancia della formazione. Cambiasso potrebbe infatti rinnovare, ma non più ricoprire quel ruolo con la corsa che richiede Mazzarri, almeno ogni settimana. Con il futuro di Kuzmanovic, Taider e Kovacic ancora da decifrare del tutto, i nerazzurri hanno mosso i primi passi verso i profili più adatti, le prime idee, che potranno diventare concrete in prossimità di giugno. Il preferito sembra essere John Obi Mikel. Il nigeriano classe 1987 del Chelsea è chiuso in maglia Blues e Mou non si opporrebbe alla cessione. Si cerca il prezzo di saldo ed è stato fatto un primo sondaggio. Sempre in Premier (Thohir vuole sfruttare i colpi dal campionato più seguito in Asia per il marketing) piace Etienne Capoue, di un anno più giovane di Mikel, e ai margini del progetto Spurs. Tanta quantità, meno qualità, ma la sostanza giusta per “fare legna” e recuperare palloni. Più staccati Gonalons, che piaceva al Napoli e lascerà la Francia a giugno (chieste informazioni) e M’Vila, che ha un costo molto elevato. Ultimo nella lista, ma molto apprezzato dalla dirigenza interista, Casemiro del Real. A gennaio è stato fatto il primo tentativo, rimandando tutto all’estate. Il brasiliano gioca poco e potrebbe cambiare aria, ma la concorrenza non manca. 

Tanti nomi nel taccuino nell'Inter e un colpo a zero, Nemanja Vidic, già concluso. La dirigenza guarda al centrocampo per trovare la pedina giusta dopo Hernanes. Thohir ha promesso colpi ed è pronto a tener fede alla parola data.

 

Sezione: La Rubrica / Data: Ven 07 marzo 2014 alle 00:34
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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