SOMMER 6,5 - Fa lo spettatore non pagante fino al 18', il minuto nel quale deve arrampicarsi fino a sotto la traversa per togliere il colpo di testa altrimenti diretto in porta di Pasalic. E' l'unico intervento impegnativo della sua partita: insolitamente inoperoso visto l'avversario. 

PAVARD 6,5  - L'azione interista sgorga meglio a sinistra a livello di qualità, non è una notizia, ma il passaggio diretto verso Lautaro per l'occasionissima di Thuram è suo. Poi c'è da considerare che il francese deve tenere d'occhio un certo Lookman. Che, non appena si distrae, lo salta con un tunnel facendogli vedere  la targa. Per sua fortuna, l'ex Bayern non paga dazio in quella circostanza. 

ACERBI 7 - Impossibile farne a meno, a maggior ragione se De Vrij è indisponibile. Fa capire per l'ennesima volta perché è lui, a dispetto della carta d'identità, il centrale titolare inamovibile. Retegui, capocannoniere della Serie A, entra nella lunga lista di bomber neutralizzati. Non solo: il salvataggio da campione su Samardzic al 76' praticamente respinge le ultime velleità di pareggio della Dea. 

BASTONI 6,5 - Dietro la linea di metà campo è lui il regista, l'uomo su cui i compagni si appoggiano per avere un'uscita pulita dal basso che eluda il pressing feroce dei padroni di casa. Accompagna spesso l'azione calpestando anche le zolle di 'quinto'. Nel maxi-recupero sfiora anche la gioia personale, ma sporca il suo tabellino facendosi cacciare per un doppio giallo francamente evitabile. 

DUMFRIES 6 - Di spazio a destra ce n'è poco per merito di chi non gli lascia le solite prateria da percorrere Certo, l'olandese non fa molto per crearselo da sé con troppe imprecisioni tecniche. Non appena sembra ingranare si ferma per un problema alla coscia (DAL 66' BISSECK 6 - Finiti i quinti, tocca a lui mettersi davanti a Pavard. Ci impiega poco a prendersi gli applausi dei suoi tifosi, poco dopo viene riempito di fischi degli atalantini nell'esatto momento in cui manca il tiro che avrebbe regalato il 2-0 all'Inter. Si fa comunque notare nella porzione di match che gioca fuori dalla sua zona). 

BARELLA 7 - Ha tanta voglia di fare, anche troppa in certi frangenti. Recupera palloni in serie e, salvo rari casi, li distribuisce con grande qualità. Impreziosendo il bilancio con l'assist vincente a Lautaro che chiude l'incontro. 

CALHANOGLU 7 - Prezioso in copertura non appena l'Atalanta strappa in velocità a ogni riconquista del pallone. In fase di possesso gestisce i ritmi e inventa dalla bandierina il solito assist che vale un gol. Il beneficiario, questa volta, è Carlos Augusto. (DAL 90' ASLLANI SV).

MKHITARYAN 6,5 - Kolasinac gli nega un tap-in facile a porta praticamente vuota che avrebbe dato un altro indirizzo alla partita a livello di punteggio dopo 7 minuti. Il gol mancato non lo condiziona per nulla, ci è abituato, visto che anche oggi si conferma ai livelli alti già mostrati in Champions martedì scorso. (DAL 75' FRATTESI 6 - L'aria della Nazionale gli fa senz'altro bene, ma non basta per fargli mettere il sigillo del 3-0 quando ha una chance che in altri periodi non avrebbe sbagliato)

CARLOS AUGUSTO 7 - Bellanova gli dà qualche pensiero ogni volta che si sovrappone, ma l'ex Monza non va mai in affanno. Riappare nella partita al 54', dopo la lunga interruzione, per incornare di testa il cross dalla bandierina di Calhanoglu. Da lì in poi ha strada libera per migliorare la sua prestazione. 

LAUTARO 7,5 - Gioca in verticale rispetto a Thuram, interpretando il ruolo che ha stampato sulla maglia. Nella veste di numero dieci, a inizio primo tempo, confeziona un assist spacca difesa che l'amico e compagno spreca malamente. In generale, in una squadra senza dribblatori, è lui a mettere quel tocco di fantasia che manca. Poi ci aggiunge anche il gol che è il punto esclamativo sulla sua prestazione e sulla vittoria di squadra (dal 90' CORREA SV). 

THURAM 7 - Ingaggia da subito un duello da pesi massimi con Hien, dal quale riesce anche a slegarsi per attaccare la difesa bergamasca senza dare punti di riferimento. Come al 7' quando, liberato da un tocco magico di Lautaro, si divora l'1-0 nel faccia a faccia con Carnesecchi cogliendo clamorosamente il palo interno. Quell'episodio non lo blocca, anzi gli dà la spinta per provare a riscattarsi e riempire la partita di cose utili. (DAL 90' TAREMI SV). 

ALL. INZAGHI 7 - La preparazione della partita è, come spesso accade, impeccabile. Manda in campo l'undici migliore, date le circostanze, e in queste circostanze c'è quel Carlos Augusto al posto dell'infortunato Dimarco che risulta decisivo. Dalla panchina pesca quando Dumfries si infortuna o quando Mkhitaryan ha la spia della riserva accesa: dentro Bisseck e Frattesi che, anche complice l'espulsione di Ederson, aiutano i compagni a portare a casa tre punti pesantissimi. 

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 6; Djimsiti 5,5 (dal 74' Samardzic 6), Hien 6, Kolasinac 5,5; Bellanova 5,5 (dal 59' Ruggeri 5,5), De Roon 6, Ederson 5, Zappacosta 6; Pasalic 6 (dal 59' De Ketelaere 5,5), Lookman 5,5 (dall'84' Brescianini sv); Retegui 5 (Dal 74' Maldini 6). All. Gasperini 5. 

ARBITRO: MASSA 5,5 - Riduce al minimo i fischi, a volte esagerando: vedi la ripartenza di Thuram fermata da Kolasinac con un blocco irregolare al 37'. In area, la soglia si alza vertiginosamente sul contatto Lautaro-Kolasinac prima del 2-0 annullato al Toro. Un metro che spiazza soprattutto Ederson a tal punto che il brasiliano prende due cartellini gialli per proteste nello spazio di pochi secondi per una decisione che non lo trovava d'accordo. Pareggia il conto delle espulsioni mandando fuori Bastoni. 
ASSISTENTI: Carbone 6 - Meli 6
VAR: Di Bello 6

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Sezione: Pagelle / Data: Dom 16 marzo 2025 alle 22:49 / Fonte: dall'inviato al Gewiss Stadium di Bergamo
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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