L'ondata di deferimenti coinvolgerà anche e soprattutto la Serie A, e da luglio la classifica potrebbe essere ridisegnata con pesanti penalizzazioni e retrocessioni. Tanti i match sotto la lente d'ingrandimento degli 007 federali, che stanno facendo chiarezza. Intanto nei guai è finito anche Antonio Conte, attuale tecnico della Juventus ma all'epoca allenatore del Siena. Coppola, Ficagna, Mastronunzio, Terzi e Vitiello, i cinque che erano al Siena convocati da Palazzi, negano le confessioni di Carobbio in merito a Novara-Siena (combine per il pari finale), mentre per AlbinoLeffe-Siena il discorso è diverso e, come spiega la Gazzetta, potrebbe 'dettare la linea'.

"In questo caso ci sono almeno due giocatori (Passoni e Poloni) che confermano la combine e altri due (Garlini e Sala) che non smentiscono del tutto l’ex compagno pentito. Proprio queste dichiarazioni fornirebbero credibilità alla figura di Carobbio agli occhi di chi indaga. Secondo il centrocampista, il taroccamento di AlbinoLeffe-Siena dell’ultima giornata sarebbe stato progettato già al termine della partita di andata. Tra Terzi e Bombardini («Escludo che in occasione del mio incontro con Bombardini si sia parlato del possibile risultato da concordare, abbiamo discusso della casa che avrei voluto comprare in Sardegna, poco distante dalla sua») e tra lo stesso Carobbio e Garlini (Pippo «mi disse che ci saremmo rivisti al ritorno e che avremmo visto come saremmo stati messi in classifica. Io compresi che, trattandosi di partita di fine campionato, valutando le rispettive classifiche, si sarebbe potuto non giocare alla morte»). Il giorno prima della partita di ritorno, ultima di campionato, si sarebbe perfezionata la combine con un incontro fuori dall’hotel che ospitava il Siena, a Stezzano. Poloni, Sala e Passoni (forse Garlini) da una parte, Carobbio, Coppola e Vitiello (o Terzi) dall’altra, a seconda delle versioni. L’ex portiere del Siena ammette di avere incontrato gli avversari al ritorno dallo shopping in centro città: «Li ho salutati, poi loro si sono fermati a parlare con Carobbio. Io non ho sentito alcun riferimento ad accordi per combinare il risultato della partita». E Vitiello aggiunge: «Carobbio ha parlato più di noi, anche se non ricordo di cosa. Non abbiamo affrontato argomenti relativi alla gara». Molto diversa la versione fornita spontaneamente da Passoni: «Pur rendendomi conto dell’illiceità dell’operazione, non mi rifiutai di partecipare perché l’AlbinoLeffe aveva un disperato bisogno di punti per arrivare ai playout. L’incontro avvenne effettivamente nel parcheggio fuori dell’albergo». Ricordo «che venne preso un accordo per il quale l’AlbinoLeffe avrebbe dovuto vincere la gara anche se non mi ricordo se si parlò del risultato esatto. Non ho mai partecipato nella mia vita di calciatore a nessun’altra combine al di fuori di quella che ho detto». Anche Poloni conferma: «Io mi sono limitato ad ascoltare», ma l’accordo era di dare la vittoria all’AlbinoLeffe nel caso gli altri risultati «avessero configurato un vantaggio dell’AlbinoLeffe a vincere con il Siena». Più sfumato Sala: «Carobbio disse che non dovevamo preoccuparci per la partita in quanto il Siena non aveva bisogno di punti e quindi non avrebbero giocato alla morte. Il tono di Carobbio era amichevole e disteso». Da quest’altra parte del fronte il muro Siena appare molto meno solido".

Sezione: News / Data: Sab 19 maggio 2012 alle 11:40 / Fonte: Gazzetta
Autore: Alessandro Cavasinni
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