Sul Mondiale per Club incombe la minaccia di uno sciopero dopo che leghe e calciatori hanno rotto gli indugi: dopo il ricordo alla Commissione Ue potrebbe arrivare anche la decisione di rivolgersi alla Corte Ue. Nel frattempo, ancora nessuna notizia sul fronte sponsor e tv. Intanto, il presidente Infantino resta convinto che il 15 giugno prenderà il via negli Stati Uniti la manifestazione tanto voluta dalla Fifa.

Come riferisce la Gazzetta dello Sport, l'Uefa ne farebbe volentieri a meno: teme possa sottrarre risorse alla Champions. I top club, escluso il Real Madrid insofferente, non vedono l’ora, affascinati dalle promesse di un incasso di almeno 50 milioni di cui, però, non si parla più. I giocatori top, fatto il conto delle partite annuali, sono entrati in stato d’agitazione: esplicitamente contro la Fifa ma, anche se nessuno lo dice, contro i loro stessi datori di lavoro. I club, oltre al Mondiale estivo, pretendevano anche un gruppo di Champions da 10 partite.

Tra contraddizioni, contrasti e rischio crisi, la Gazzetta propone l'idea nuova formula. Visto che l’organizzazione è ancora approssimativa, perché non intervenire sul format? Un torneo a 32 è un macigno tra due stagioni. La Fifa, in emergenza, potrebbe optare per un torneo a eliminazione diretta, senza gruppi, fin dai sedicesimi. "In totale 31 partite invece di 63. Per ogni club da una a 5 partite (ora la forbice è 3-7). Certo: meno match, meno diritti tv e meno premi per i club. Non si scappa. Ma intanto i presunti premi milionari non si vedono più. E i milioni, pochi ma buoni, equivarrebbero a quelli di una tournée intercontinentale. Si salverebbe la prossima stagione, si attenuerebbe il conflitto. E sarebbe il punto di partenza per il futuro: se la Fifa vuole proseguire nel 2027 qualcosa dovrà cambiare, quei 32 club sono troppi", si legge.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 16 ottobre 2024 alle 11:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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