“Un amico fraterno con cui ho condiviso soprattutto una grande passione, l’Inter. Ma anche un genio e sregolatezza della fotografia, energico, ribelle, polemico quando serviva. Una persona straordinaria”. Così Massimo Moratti ricorda Oliviero Toscani dalle pagine de Il Giorno.

Un'amicizia fortificata dalla comune passione per l'Inter. “Sono sincero, questo è un aspetto che mi meraviglia. Però il legame per quei colori e per il club, ha reso ancora più vera e più solida questa amicizia. Amava spesso ripetere quel che sostengo anche io, cioè che essere interisti non è una scelta di vita ma una filosofia. Non si sbagliava: perché la squadra può vincere o perdere, può farti gioire o soffrire, ma resta sempre la ’pazza Inter’, una follia o magari una sorpresa. L’Inter per noi era la fidanzata che ti faceva perdere la testa nel bene e nel male, ma a cui le saresti stato fedele per sempre. Per questo, da tifoso, Toscani era sempre contento di partecipare a tutto ciò che apparteneva al mondo Inter, seguiva la squadra in maniera passionale, ma sempre con grande competenza e spirito critico. E poi non dimentico che ha fatto cose splendide per la società”.

Tra i ricordi, la foto per l'anno del centenario. “Fummo convocati tutti a San Siro, pioveva, lui era sistemato su una scala altissima da cui poteva inquadrare e immortalare le persone in uno scatto meraviglioso. C’erano tutti, dalla prima squadra allo staff tecnico e poi il settore giovanile, la società al completo. Centinaia di persone. E tutti ascoltavamo quell’uomo che ci dirigeva con l’altoparlante dello stadio. Mai vista così tanta disciplina”.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 14 gennaio 2025 alle 12:28
Autore: FcInterNews Redazione
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