Tuttosport propone oggi un'intervista a Vincenzo Pincolini, storico preparatore atletico del Milan anni Ottanta e Novanta, oggi in Lettonia col ct Nicolato. Argomento dell'intervista, il momento no di Lautaro Martinez. "È importante che sia bravo lui, perché in queste situazioni bisogna andare a sentimento e quindi è fondamentale che il giocatore in questi periodi sia intelligente e abbia la sensibilità di capire che va gestito - dice - . Io faccio sempre l’esempio di chi deve mangiare con un cucchiaino piccolo: con un vissuto suo negli ultimi mesi sicuramente non puoi certo rimetterti a rifare la preparazione che si fa in estate, quindi servono dei piccoli allenamenti, dei grandi programmi di recupero, delle sollecitazioni - delle “toccate” - sulla forza a seconda di dove lui si sente più bisognoso di lavorare".

La cosa migliore sarebbe probabilmente tenere a Milano il giocatore durante la prossima sosta, ma non accadrà. "Non lo puoi fare perché Lautaro è tanto importante per l’Inter quanto lo è per l’Argentina e tutti sanno quanto i sudamericani tengano a tornare a casa e a giocare per la maglia della loro nazionale - dice ancora Pincolini - Certo, se avesse due settimane per allenarsi, questo porterebbe alla risoluzione del caso ma in questo calcio non hai mai questi periodi di pausa in cui, come accadeva una volta, lavoravi e riuscivi pure a recuperare andando a “pulire il serbatoio” prima di rimetterci dentro benzina, alternando allenamenti specifici a quelli più generali. Il calcio oggi più di ogni altro sport assomiglia al tennis dove devi avere una condizione più che sufficiente per dieci-undici mesi e poi, all’interno di quel periodo, trovare dei momenti in cui riesci ad avere dei picchi di forma. Per quanto riguarda Lautaro quindi l’importante è ora avere la salute e ritrovare una buona condizione generale: poi i picchi arriveranno quando meno se lo aspetta".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 17 settembre 2024 alle 09:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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