"Adesso che pure Lautaro è tornato in sé, c’è davvero il rischio che l’Inter prenda in ostaggio il campionato e non lo liberi fin quando non le farà comodo". La Repubblica apre così l'analisi odierna sul percorso intrapreso dall'Inter all'indomani della vittoria ottenuta dalla squadra di Inzaghi in casa del Cagliari, dove i nerazzurri portano a casa ancora un risultato positivo, facendolo persino con una disarmante semplicità. All'Unipol Domus l'Inter "sa di essere forte, è la più forte, ma non esercita il predominio con l’arroganza bensì attraverso la lucida consapevolezza di poter indirizzare gli eventi, e costringere gli altri a subirli" e dopo un primo tempo in cui "s’è barcamenata accettando anche il rischio del contropiede, nel secondo s’è imposta quasi naturalmente".

"Mancava solo l’aggiunta di lusso - effettivamente a pomeriggio in terra sarda -, la grattata di tartufo sul piatto, così riecco Lautaro, che non segnava dal 3 novembre, più di dieci ore (654’) di tiri a vuoto fino alla spaccata con cui ha messo in rete il cross di Barella". Il capitano "prima s’era mangiato due gol", poi ha finalmente trovato una rete che gli è valsa finalmente una leggerezza che mancava da mesi. "A Lautaro - difatti - il gol mancava, lo raccontava anche il linguaggio del corpo" sottolinea anche il quotidiano romano che ricalca anche le parole di Inzaghi quando ha detto che "«non ne parlava ma gli pesava»". Gol ritrovato e "per ora è la ciliegina", che "può davvero diventare l’arricchimento definitivo per una formazione già tecnicamente ricchissima e anche emotivamente salda".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 29 dicembre 2024 alle 13:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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