L’Inter guerriera esce dall’inferno bavarese con le ali. Una partita sontuosa dei nerazzurri che hanno avuto la capacità di soffrire, resistere e far male nei momenti giusti alla squadra di Kompany. Leoni nell’Arena, compatti e con le linee strette, hanno sviluppato gioco in velocità a massimo due tocchi per sorprendere la difesa tedesca. E ci sono riusciti con grande maestria. Il Bayern non perdeva in casa da tanti anni. Cade contro i ragazzi terribili di Simone Inzaghi, allenatore ancora troppo sottovalutato in Italia e a livello internazionale.

La partita parte con il Bayern in forte pressione con la palla. Come ci si aspettava. I tedeschi davanti al loro pubblico vogliono fare la partita. Girano il possesso con velocità da sinistra a destra cercando soprattutto Olise sull’esterno, che con la sua tecnica e il suo mancino a rientrare disegna calcio per i compagni con cross e imbucate centrali che sorprendono la linea di difesa nerazzurra. Kimmich e Goretzka fanno da argine a centrocampo e giocano subito in verticale per i trequartisti. Guerreiro svaria sul fronte d’attacco e sovrappone spesso a Kane centralmente. Sané resta sempre molto largo e in avanti per costringere Darmian a stare basso.

L’Inter tiene con qualche affanno nei primi minuti ma si ha l’impressione che non possa resistere tutta la partita sotto i colpi del Bayern. E il palo di Kane è uno spartiacque importante a livello tattico. Perché l’Inter alza il baricentro e comincia ad avere un possesso palla veloce e pulito a due tocchi. Calhanoglu detta il ritmo e Barella e Mkhitaryan lo supportano ai lati. Carlos comincia a spingere a sinistra creando pericoli alla traballante difesa tedesca. Bastoni si sgancia da compiti puramente difensivi e comincia a tagliare in mezzo al campo per creare superiorità numerica e spaccare la linea avversaria. Lautaro e Thuram giocano molto stretti, in verticale l’uno con l’altro. Dialogano bene e tengono su la squadra proteggendo palla e sporcando le linee di passaggio del Bayern. Il possesso dell’Inter a fine primo tempo supera quello del Bayern. 

Nel secondo tempo i bavaresi aumentano i giri del motore alla ricerca del pareggio. Cominciano anche a mettere spioventi dalla tre quarti quando l’Inter si chiude e non ci sono spazi. Cercano anche l’azione personale. L’Inter riparte bene in contropiede con transizioni veloci che liberano un centrocampista o l’esterno che va. Anche se il dominio territoriale del Bayern è netto, con quasi tutta la seconda frazione giocata nella metá campo dell’Inter, i nerazzurri riescono a ribaltare il fronte con pericolosità nelle poche e dosate azioni di ripartenza palla al piede.

La qualità degli interpreti poi fa tutta la differenza del mondo, con passaggi filtranti precisi e di qualità che tagliano fuori 2/3 giocatori avversari insieme. Il primo atto di questo quarto di finale è un trionfo a tinte nerazzurre.

Sezione: Angolo tattico / Data: Mer 09 aprile 2025 alle 13:25
Autore: Riccardo Despali
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