Inzaghi cambia la sua Inter, ma la squadra non perde il filo. La stagione massacrante appena iniziata costringe un po' tutti a rivedere i consueti piani di programmazione e vale anche per l'Inter. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, i meriti del tecnico nerazzurro stanno proprio nell'infondere nuove motivazioni ai giocatori nonostante modifiche anche sostanziali.

I pregi più spiccati: la conoscenza enciclopedica dei calciatori, italiani e stranieri; il grande feeling che riesce a stabilire con lo spogliatoio; la capacità di trovare al singolo giocatore la posizione migliore nella quale esprimersi, che si tratti per una partita, per un periodo o per una trasformazione definitiva.

L'esempio più vivido è quello di Thuram, ma non è l'unico. Basti pensare a Calhanoglu o allo stesso Lautaro. Per non parlare dei vari PavardDimarco e Mkhitaryan. Chi ha rinnovato le motivazioni, chi ha cambiato modo di stare in campo, chi si è rivalutato e chi è diventato leader.

Ed è qui che tutto diventa più visibile. Ed è così che il tecnico riesce a motivare i suoi uomini, andando sempre alla ricerca di nuovi dettagli. "Difficile, per gli avversari, leggere in anticipo queste variazioni, che a volte avvengono anche durante la stessa partita. Ma è un metodo che i giocatori trovano stimolante. Lo scudetto numero 21 passa anche da queste nuove sfide", spiega la rosea.

Sezione: Copertina / Data: Mer 09 ottobre 2024 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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